Case: a Gardolo, Cristo Re e S.Pio X prezzi a picco

La classe media, ormai, investe in immobili di valore inferiore ai 230.000 euro A Trento Sud calano le vendite mentre diventa la zona con gli affitti più cari


di Luca Pianesi


TRENTO. «Sono gli immobili tra i 150.000 e i 230.000 euro quelli che tengono vivo il mercato anche se si vendono, in misura minore, anche quelli di valore superiore ai 400.000. Il vero problema, oggi, sono gli appartamenti di medie dimensioni, quelli tra i 250.000 e i 400.000 euro, che un tempo tenevano in piedi il settore, perché non si riescono più a piazzare». E' Andrea Agostini a parlare, giovane proprietario di agenzia immobiliare che gestisce “Obiettivo casa”, in via dei mille. Agostini, pur avendo 30 anni, lavora nel settore da quasi un decennio e conosce accuratamente il mercato immobiliare trentino. «Un settore – spiega – che ha avuto il suo momento più buio a cavallo tra fine 2011 e metà 2012. Da settembre scorso ci siamo un po' ripresi, anche se siamo ancora lontani dai livelli pre 2011. Ed il mercato è retto dai piccoli appartamenti. Una giovane coppia non può nemmeno pensare di avvicinarsi a un immobile di valore superiore ai 250.000 euro. Con i contributi della Provincia i giovani hanno accesso fino a 50.000 euro di incentivi. Ammesso che abbiano dei genitori che li aiutino, raramente si vanno a impegnare con mutui superiori ai 100.000, 150.000 euro. E quindi il vero mercato della vendita, oggi, si gioca sugli immobili di valore inferiore ai 230.000 euro. Dall'altro lato i super ricchi hanno comunque i soldi da spendere, quindi seppur anche le case di lusso abbiano subito un calo dei costi, qualcosa si vende. Per fare un esempio – prosegue Agostini - nelle zone di via Milano, Bolghera, Lungo Fersina e Tribunale, i quartieri più agiati, il valore degli immobili, al metro quadro, è calato di poco. Mentre sono i medi appartamenti di San Pio X, Cristo Re, via Maccani che si sono deprezzati. Per non parlare, poi di Gardolo: lì gli immobili sono calati tantissimo, di quasi il 30% del loro valore. Insomma, quelli con tanti soldi comprano meno, ma hanno ancora da spendere. La fetta medio-bassa di popolazione, invece, è in forte difficoltà e preferisce buttarsi su immobili di piccole dimensioni o sugli affitti».

E infatti gli affitti più alti, a maggio, si sono registrati nel quartiere Sud della città dove si viaggia in media sugli 11,86 euro per metro quadro al mese (dove, invece, calano gli acquisti, che sono sui 2.769 euro al metro quadro). Mente i più bassi, con una media di 9,55 euro per metro quadro al mese, sono nella zona Est. Quei quartieri di Povo, Villazzano e Cognola dove, invece, è più alto il prezzo richiesto per gli immobili in vendita (qui si viaggia sui 3.044 euro al metro quadro). I prezzi di vendita, comunque, a Trento restano molto alti. Secondo Casa.it, a fine aprile, il valore medio di vendita degli immobili nel Nord Italia è stato di 2.400 euro al metro quadro, nel Centro di 2.750 e al Sud di 1.800. A Trento si viaggia su un valore medio superiore a 2.800 euro al metro quadro. «I prezzi – conclude il proprietario di “Obiettivo casa” - restano alti perché siamo in una valle, il terreno edificabile è poco e quindi costa tanto. Ma la colpa è anche di noi agenti immobiliari. Con i clienti dobbiamo essere onesti e spiegargli che non sempre da un immobile possono ricavarci cifre astronomiche. Altrimenti accade che appartamenti di basso valore vengano messi sul mercato a prezzi troppo alti, restino invenduti e finiscano per bloccare il settore». ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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