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Casa, per le famiglie trentine resta un salasso

A Trento e (soprattutto) Bolzano prezzi record: +47% rispetto alla media italiana In città la zona di piazza Dante è l’unica che dal 2015 al 2016 ha perso valore



TRENTO. Prendere casa in Trentino Alto Adige - dati alla mano - costa molto di più rispetto alla media nazionale: il 47% in più per essere esatti, almeno secondo l’ultimo rapporto pubblicato dall’osservatorio di Immobiliare.it. Secondo il portale del mercato immobiliare in Trentino Alto Adige il prezzo richiesto in giugno è stato pari a 2.823 euro al metro quadrato, contro i 1.918 euro al metro quadrato rilevati a livello nazionali. Quotazioni molto elevate che però si spiegano soprattutto con i prezzi molto alti del mercato immobiliare altoatesino: i costi delle abitazioni aBolzano, sempre secondo il portale, hanno raggiunto i 3.455 euro al metro quadrato mentre a Trento le quotazioni si sono attestate attorno ai 2.500 euro al metro. Una differenza che si nota anche analizzando le variazioni dei prezzi: a Bolzano lo stato di salute del mercato è più evidente, con valori che sono variati dell’1,4% in positivo (rispetto al 2016) mentre nel primo semestre del 2017 appaiono stabili (+0,1%). A Trento l’andamento è stato lievemente negativo, nel primo semestre del 2017 si è registrato infatti un calo dello 0,5% che diventa l’1% osservando l’andamento degli ultimi 12 mesi.

Anche l’osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate ha rilevato una situazione di sostanziale stabilità per l’area urbana di Trento dove l’unico ambito in diminuzione nel 2016 (rispetto al 2015) è stata la zona a nord del centro storico che comprende l’area della stazione ferroviaria di Piazza Dante, via Prepositura, via Rosmini, via Segantini, via Torre Verde e via Torre Vanga dove le quotazioni - si legge in un rapporto pubblicato a fine maggio 2017 - sono calate del 2,3% da un anno all’altro (stabili tutte le altre quotazioni cittadine). Facile collegare il calo di appetibilità degli immobili nella zona di piazza Dante con la percezione di insicurezza che viene sempre maggiormente denunciata da chi abita o comunque frequenta la zona. In un ambito più ampio sono in leggero calo anche le quotazioni di Melta, Gardolo e Canova (con una diminuzione dell’1%) e quelle di Baselga del Bondone e Vigolo Baselga (-2,7%).

A livello provinciale spiccano i prezzi elevati della valle Rendena e delle valli di Fiemme e Fassa, dove le quotazioni degli immobili turistici fanno salire alle stelle anche le quotazioni medie del mercato immobiliare. Il rapporto dell’Agenzia delle Entrate è comunque ottimista rispetto a una ripresa del mercato, anche sulla base dei prezzi in diminuzione che vengono percepiti dai potenziali acquirenti come “occasioni da non perdere”.













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