Caritas, 8mila pacchi di alimenti freschi

A Pergine la distribuzione di cibo avviene tre volte la settimana e ogni volta si presentano in media 50 persone


di Fernando Valcanover


PERGINE. A Pergine e Levico Terme, la Caritas diocesana, organizzazione di volontariato che testimonia l’impegno di carità verso le persone in situazione di grande necessità, ha dato nel 2012 aiuto nei Centri e Punti di ascolto, e sportello solidale, a 542 persone. Dato emerso nell’incontro con i responsabili della Caritas Diocesana, venuti a Pergine per illustrare il 7° Rapporto annuale dei Servizi Caritas e del Credito solidale del 2012. Una lunga serie di informazioni e numeri, in gran parte in crescita, un + 11% generale rispetto al 2011, che testimoniano la forte necessità e i bisogni delle persone delle fasce deboli della provincia, in aumento anche per la crisi generale in atto. Nei 9 Centri di ascolto, nei 7 Punti parrocchiali e nei 4 sportelli del Credito solidale provinciali, 3.700 persone hanno chiesto ed ottenuto aiuto.

Introdotto dal direttore della Caritas diocesana Roberto Calzà e della collaboratrice Francesca La Serra, l’incontro ha dato modo ad altri responsabili, Rosalba Pilato, Ezio Beber e Sandro Gremes, tutti volontari, di illustrare il bilancio delle realtà di Pergine e di Levico. Dai vari interventi si è subito chiarito che ai Centri di Ascolto si rivolgono sempre più italiani, trentini, oltre che stranieri, nuclei familiari che chiedono aiuto perché hanno perso il lavoro, o perché a causa di un ridimensionamento delle entrate economiche non riescono più a far fronte agli impegni economici come mutui, affitti, bollette, ratei vari o del credito al consumo. «La disoccupazione e la precarietà abitativa - è stato rimarcato - sono i due elementi che accomunano le tante persone incontrate. In tutti i Punti di Ascolto di Trento si segnalano persone in precarietà lavorativa, sottoccupazione, e disoccupazione tra il 55 e il 90%. Ci sono segnalazioni di situazione precaria della casa che diventa una delle cause di difficoltà economiche». Da rilevare il dato del calo dille persone che si presentano ai 4 Sportelli del Credito solidale, dove aumentano le persone che non hanno requisiti sufficienti (garanzia di una fonte di reddito) per accedere al prestito.

A Pergine sono state 340 (+11%) le persone che hanno chiesto un aiuto, segnalate in parte dai servizi sociali, mentre al Credito solidale si sono presentate in 25 (solo 6 accolte), in forte diminuzione proprio per la mancanza dei requisiti.

A Pergine la Caritas, che ancora per un po’ ha sede alla Provvidenza, compartecipa alla distribuzione dei prodotti alimentari freschi da banco di Trentino solidale, tre mattine alla settimana al Circolo comunale anziani, con una presenza media giornaliera di 50 persone, circa 8000 presenze all’anno. La Caritas si è attivata con pacchi viveri, grazie alla giornata di solidarietà della Famiglia Coop Perginese. A Levico sono state 177 le persone al Primo ascolto, 252 quelle che hanno ricevuto il pacco o il buono acquisto viveri.

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