Carabinieri sui bus per battere gli abusivi

La Provincia ha approvato un emendamento che prevede la presenza delle forze dell’ordine al fianco dei controllori


di Luca Pianesi


TRENTO. Carabineri e polizia sugli autobus di Trentino trasporti per dare assistenza e appoggio a controllori e autisti; salita obbligatoria dalla porta anteriore per evitare a furbetti e “portoghesi” di passare inosservati e aumentare, al contrario, il controllo visivo degli autisti sui passeggeri; nuove linee guida tracciate dalla giunta provinciale per regolare i futuri bandi per i servizi skibus, scuolabus e trasporto disabili con tanto di limiti di età dei mezzi e requisiti di idoneità del personale. Sono questi una serie di emendamenti posti in finaziaria divenuti legge negli scorsi giorni tesi a rendere più sicuro il trasporto pubblico a tutti i livelli sia per chi sui mezzi lavora, come autisti e controllori, sia per gli utenti e i fruitori dei servizi. Emendamenti proposti in Provincia dalla Lega Nord e dal consigliere Fugatti che in parte vanno a ricalcare le tante proposte giunte a settembre al Trentino dai lettori che avevano deciso di segnalare al nostro quotidiano disservizi e problemi legati al mondo dei trasporti. Quello dell’accesso obbligato dalla porta anteriore, per esempio, era uno dei suggerimenti più ricorrenti. E adesso è stato messo in legge con la specifica che “ciò avvenga per tutte le corse in servizio urbano fatta eccezione per quelle che si svolgono nelle ore di punta”. Gli utenti, dunque, passeranno sotto lo sguardo “vigile” dell’autista prima di potersi sedere all’interno del mezzo o di “nascondersi” tra gli altri passeggeri e si spera che ciò possa servire, almeno in parte, da deterrente al fenomeno dell’evasione dei biglietti. Nei confronti di coloro i quali proprio non vorranno sentire ragioni e proveranno lo stesso a viaggiare gratis (o meglio a spese degli altri utenti) potranno intervenire, in futuro, anche le forze dell’ordine. «Il controllo sugli autobus potrà essere garantito anche dai carabinieri e dalle forze di polizia Locale -spiega l’assessore provinciale ai trasporti Mauro Gilmozzi - qualora le diverse amministrazioni comunali intendano servirsene. Ciò non vuol dire che ci sarà un agente per ogni autobus, ma che in alcuni casi questi potranno accompagnare i controllori o gli autisti durante il servizio per evitare aggressioni e favorire il rispetto delle regole».

E poi c’è l’emendamento che riguarda i servizi di trasporto pubblico garantiti dalle aziende di noleggio private (skibus e scuolabus su tutti). Ebbene nelle intenzioni di Fugatti c’era il totale recepimento della legge 218/2003 già in uso in Alto Adige che fissa che “per l’attività di noleggio in provincia di Bolzano è vietato l’utilizzo di autobus con una vetustà di oltre 15 anni dalla prima immatricolazione”. Ebbene la Provincia, al momento ha semplicemente stabilito che i futuri appalti skibus e scuolabus verranno strutturati sulla base di “linee guida adottate dalla giunta provinciale”. In particolare, si legge nel testo di legge, tali linee guida riguarderanno “l’età dei mezzi, i requisiti di formazione del personale, in particolare in relazione alla guida in montagna e su strade innevate quando necessario in ragione dell caratteristiche orografiche del territorio e la dotazione di personale idoneo a garantire il servizio”. «Le linee guida saranno poi dettate al Comitato d’indirizzo che lavora agli appalti - completa Gilmozzi - ma al momento non abbiamo fissato un limite d’età. Quel che posso dire è che non ci sogneremo mai di mettere il limite a 10 o 12 anni. Ciò penalizzerebbe oltremodo i nostri autonoleggiatori che faticherebbero a mettersi in pari».

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