Caprioli e vitelli sbranati in VallarsaUn orso o un branco di cani randagi?

Da una settimana dorme nella stalla per proteggere i propri vitelli dopo che nei giorni scorsi ne ha trovati quattro di sbranati. Fabiano Dalzocchio ad Albaredo di Vallarsa ha subito pensato all’orso ma per i tecnici della Forestale la colpa è di un branco di cani randagi



VALLARSA. Da una settimana dorme nella stalla per proteggere i propri vitelli dopo che nei giorni scorsi ne ha trovati quattro di sbranati. Fabiano Dalzocchio ad Albaredo di Vallarsa ha subito pensato all’orso ma per i tecnici della Forestale la colpa è di un branco di cani randagi.
 Intanto in Vallarsa nel giro di due giorni due caprioli sono stati predati e la squadra di forestali sta indagando per capire se la colpa sia del plantigrado, di cani randagi o di qualche altra bestia. Quando di prima mattina si stava recando dalle sue mucche, la scorsa settimana, Fabiano Dalzocchio ha trovato una brutta sorpresa. Tre vitelli erano violentemente squartati nel recinto all’aperto. Neanche ventiquattro ore dopo la scoperta che anche un quarto vitello ha fatto la stessa fine. Quattro capi giovani, due manzette di 3 mesi e due vitelli di 15-20 giorni.
 Per la forestale, che ha analizzato i morsi e il tipo di attacco, non si tratta dell’orso ma probabilmente di un branco di cani randagi. Il gruppo, spinto dalla fame avrebbe attaccato in massa le bestie inermi. Da allora tutte le notti Dalzocchio e i suoi, aiutati dalla forestale, vegliano in attesa di vedere se riappare il gruppo di cani. Già due o tre anni fa l’allevatore aveva subito un attacco simile, ora vuole proteggere le altre 30 manze da latte che alleva con fatica nella stalla di Albaredo.
 A Mariano Cumer invece sono tremate le gambe venerdì pomeriggio quando si è recato nel suo campo in località Maso e ha trovato un capriolo divorato. La sua paura era di trovare distrutte le tre piccole arnie che coltiva nel prato lungo il Leno. Invece le casette erano intatte - forse perché senza mieliera - ma sul prato c’era un disastro. Quale animale sia stato non si sa: i forestali non hanno potuto determinarlo per le condizioni della carcassa.
 Ieri mattina però chi ha attaccato è ripassato perché Cumer ha trovato divorati altre parti della carcassa. «Non so se sia stato l’orso, cani o volpi - dice Cumer - io non sono esperto ma forse la femmina di capriolo stava per partorire ed è stata attaccata all’improvviso».
 Un episodio simile è stato registrato qualche giorno fa nei pressi di Parrocchia. Compito della forestale è di accertare quale animale - orso o cani - sia stato ed eventualmente se c’è qualche collegamento con quanto avvenuto ad Albaredo.
 

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