Camion si ribalta, Valsugana in tilt e allarme chimico

Il mezzo trasportava cisterne di solvente che stavano per cadere nel lago. Lunghe code per tutta la mattina


di Roberto Gerola


CALDONAZZO. Ancora un disastro ambientale sfiorato lungo le sponde del lago di Caldonazzo, causa gli automezzi che trasportano merci a rischio sulla strada statale della Valsugana che costeggio lo specchio lacustre. Un camion Iveco 260 si è schiantato contro il frontale sinistro dell’imbocco della galleria poco prima della Ca’Rossa ribaltandosi. Fortunatamente, l’autista (Luciano Zanella) è uscito con le proprie gambe della cabina schiacciata (solo qualche frattura alle braccia e contusioni) dell’automezzo e il carico è rimasto sostanzialmente integro pur rovesciato quasi completamente nella piazzola esistente tra il bordo della statale delimitata a una serie di blocchi in cemento jersey. Consisteva in piccole cisterne di solventi e in sacchetti di polimeri ed altre sostanze da trasformare poi in plastica. Tutto è rimasto nella piazzola, con il rischio tuttavia che rotolasse lungo la ripida sponda e finesse nelle acque del lago. Le conseguenze sarebbero state facilmente intuibili. Tuttavia, non una goccia è finita nel lago sottostante: al suolo solo dei polifosfati in polvere a bassa tossicità, rimossi dai vigili del fuoco.

Il possibile disastro ambientale è apparso immediatamente ai tecnici accorsi sul luogo dell’incidente avvenuto attorno alle 7 di ieri mattina. Il camion era proveniente da Padovano era della ditta Velotrans di S. Giustina del Colle (in Provincia di Padova). Era diretto all’autostrada del Brennero e quindi proseguire. Probabilmente, autista è stato colto da un colpo di sonno (pare che sia partito all’alba); giunto all’altezza della curva destrorsa per imboccare la galleria della Ca’ Rossa a pochi chilometri da San Cristoforo al Lago, invece che sterzare sulla propria destra, l’automezzo è proseguito dritto schiantandosi contro appunto il frontale dell’imbocco sulla propria sinistra dopo aver attraversato la corsia opposta si marcia. Forse, all’ultimo momento, il camionista ha tentato di evitare l’impatto sterzando bruscamente, e l’automezzo si è capovolto finendo comunque con la parte sinistra della cabina contro il cemento della galleria. Il carico si è rovesciato nella piazzola. Nella sua corsa, il camion ha sfiorato una “Focus” che stava procedendo in direzione opposta e quindi diretta a Levico Terme. L’automobilista ha tentato di evitare il camion che gli stava finendo addosso, ma non c’è riuscito del tutto ed è stato urtato sul lato destro, sbandando paurosamente e finendo a un centinaio di metri più avanti anche lui contro la fila blocchi di jersey. Anche lui è uscito dall’auto poco ammaccata per la verita. Altre auto erano in transito, ma sono riuscite ad evitare l’incidente. E’ stato prontamente avvertito il 118 accorso con due ambulanze (hanno recuperato i due feriti trasportandoli al S.Chiara a Trento). Poi i vigili del fuoco volontari di Caldonazzo e di Pergine, mentre i “permanenti” di Trento sono arrivati con l’attrezzatura anti – inquinamento ambientale e poi con l’autogru. Anche i tecnici dell’Appa (l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente) erano dotati di tuta bianca, mascherina e via dicendo. E come loro anche i carabinieri e vigili del fuoco erano stati dotati di mascherina per prevenzione da possibili inquinamenti tossici.

Dopo oltre tre ore di lavoro per verificare la situazione del carico, recuperandolo e costatato che niente era finito nel suolo (ci sono alcuni canali per le acque bianche) e tanto meno nel lago, i pompieri hanno provveduto a raddrizzare l’automezzo. Il traffico è stato subito dirottato sulla strada provinciale (lato opposto del lago) verso Caldonazzo, Calceranica e San Cristoforo (e viceversa) per poter riprendere la statale della Valsugana. Solamente verso le 17 (dopo oltre 10 ore), la strada è stata liberata.













Scuola & Ricerca

In primo piano