il dibattito

Bypass, «accelerare il percorso di bonifica della Sloi valutando l'esproprio»

Approvata in consiglio provinciale la risoluzione di Zanella (Futura). Bocciata quella di Coppola che chiedeva lo stop agli abbattimenti delle case interessate dalla circonvallazione 



TRENTO. Si è concluso in consiglio provinciale a Trento il dibattito sulla comunicazione chiesta alla Giunta dalle Minoranze sull’“impiego di fondi statali connessi al disinquinamento dell’area della Sloi interessata dal passaggio della circonvallazione ferroviaria”. 

L’aula ha respinto la risoluzione di Lucia Coppola (Misto-Verdi per l’Europa) che impegnava la Giunta a intervenire con Rfi e il Comune di Trento a non abbattere gli edifici prima di sapere se i lavori avranno compimento e in seconda battuta a non applicare le sanzioni di 300 euro al giorno, come paventato, “a coloro che faticosamente e con dolore stanno lasciando le loro case e il posto di lavoro”.

Il parere pronunciato dall’assessore Mario Tonina è stato negativo: «Il dispositivo non è accoglibile perché il percorso è stato ormai condiviso e in fase avanzata».

Accolta invece all’unanimità la risoluzione di Paolo Zanella (Futura), il quale ha ricordato come l’opera abbia subìto una forte accelerazione e la Provincia debba porsi in posizione critica e di tutela dei cittadini nei confronti di Rfi. Il documento impegna la Giunta a garantire massima trasparenza nei confronti della cittadinanza anche grazie al neo nato Osservatorio e sollecita con la massima urgenza il governo a trasferire le risorse alla Provincia, responsabile per l’analisi di rischio dell’area tra ex Sloi e Carbochimica. Il punto tre della risoluzione impegna a definire, d’intesa con Rfi e sulla base delle valutazioni tecniche di Appa, le modalità di effettuazione dei rilievi sotto il sedime ferroviario con una frequenza tale da individuare lungo il percorso lineare possibile zone occasionali di inquinamento provenienti dal Sin di Trento nord. La proposta prevede altresì di intensificare le interlocuzioni con il Ministero per definire celermente il percorso migliore di bonifica integrale del Sin, valutando la percorribilità dell’esproprio. Infine, l’impegno è ad effettuare un’approfondita ricognizione delle esigenze del personale dell’Appa per assicurare le figure professionali tecniche necessarie all’espletamento delle funzioni di vigilanza e controllo ad essa assegnato.

Tonina ha definito molto positivi i contributi del dibattito, in particolare con riferimento al richiamo alle esigenze di personale di Appa e di serenità dei cittadini che potranno essere garantite dall’Osservatorio che tra gli altri avrà anche il compito di dare le richiamate rassicurazioni e garanzie alla popolazione.













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