Botte alla moglie: in carcere

Latitante da giugno, ieri è stato arrestato dai carabinieri



TRENTO. In carcere c'era già finito, e quando è uscito, la musica non è cambiata. Ancora botte, anche violenze sia fisiche che psicologiche. La vittima? La moglie che prima di denunciarlo ha aspettato tanto. Poi ha fatto il grande passo ma quanto è arrivata l'ordinanza di custodia cautelare, lui è scappato. Era giugno. Fino a ieri pomeriggio l'uomo (di cui omettiamo il nome per tutelare la moglie) è stato lontano da casa e probabilmente anche dal Trentino. Ma poi è tornato e sulla sua strada ha incrociato i carabinieri di Pergine. Che lo hanno arrestato e portato in carcere a Spini.

Questa è una vicenda triste dove la violenza è chiusa dentro le mura domestiche. Il marito, la persona che ti dovrebbe amare e proteggere, diventa l'orco, colui da cui difendersi. Invece questo è quello che è successo all'interno di questa coppia. Lei ha sopportato. E tanto. Ha subito le violenze, anche sessuali, ha subito le percosse. E lui ha fatto leva anche cui sensi di colpa. Quanto lei trovava il coraggio di dire basta, di dire che se ne sarebbe andata, lui inscenava tentativi di suicidio. Atteggiamenti persecutori che fanno rientrare quello che è successo nel reato di stalking. All'inizio dell'anno lei non ce la fa più. E si rivolge ai carabinieri.

In caserma racconta quello che deve subire in casa. Racconta tutto, si sfoga e chiede aiuto. I militari iniziano le necessarie indagini per verificare che le parole della donna corrispondano alla realtà. E, vien da dire purtroppo visto il quadro, le indagini danno esito positivo. Si arriva alla richiesta di custodia cautelare. E il mese di giugno, ma quando i carabinieri si presentano a casa, dell'uomo non c'è traccia. È come sparito nel nulla. Ma il suo nome resta nella mente dei militari che lo cercano e lo aspettano. Alla fine ieri pomeriggio lui fa ritorno a Pergine e i carabinieri lo fermano in piazza Gavazzi. In mano hanno l'ordine del giudice e non attendono nemmeno un minuto a tramutarlo in realtà. Lo arrestato in centro e lo portano direttamente nel carcere di Spini in attesa del colloquio col giudice.













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