l’intervista alla deputata pd eletta in alto adige 

Boschi: «A22 a rischio con questo governo» 

BOLZANO. Maria Elena Boschi è da ieri una iscritta del Pd di Bolzano. Un segnale come deputata eletta qui. Parla di concessione dell’Autobrennero, doppio passaporto, grandi opere: conosce i dossier...



BOLZANO. Maria Elena Boschi è da ieri una iscritta del Pd di Bolzano. Un segnale come deputata eletta qui. Parla di concessione dell’Autobrennero, doppio passaporto, grandi opere: conosce i dossier per essersene occupata al governo. Adesso è dall’altra parte, deputata sui banchi dell’opposizione. Dopo la tappa al Pd, ieri caffè con chiacchierata con il sindaco Renzo Caramaschi, giro a Laives e serata con il concerto all’Auditorium con la Gustav Mahler Orchestra.

La nuova alleanza austriaca Övp e Fpö ha recuperato dal binario morto il doppio passaporto per sudtirolesi e ladini: arriva il disegno di legge. Cosa ne pensa?

«Sono contraria. Quando eravamo al governo lo avevamo detto con chiarezza. Penso che si tratti di un tema agitato per motivi elettorali, sia qui che a Vienna, per compensare l’impegno europeista del semestre di presidenza austriaca. Resto convinta anche che si tratti di un progetto di difficile percorribilità: per le modifiche costituzionali serve una maggioranza larga in Parlamento, che il governo Kurz non possiede, visto che la Spö continua ad essere contraria. Assolutamente non è pensabile che il governo austriaco operi senza coinvolgere l’Italia ».

Il premier Conte è intervenuto con durezza e anche il ministro Fraccaro (M5S).

«E la Lega cosa pensa? Sono al governo, dicano qualcosa. Se il doppio passaporto dovesse diventare realtà, minerebbe il lavoro prezioso di decenni per creare un senso di comunità, provocherebbe una divisione tra i gruppi».

Ha mai avuto modo di parlare con la Svp di questo tema negli ultimi tempi?

«Non in questi giorni, ma certamente sì in passato. Apprezzo la posizione ragionevole del presidente Kompatscher».

Sulle grandi opere il M5S ha aperto il caso Tav, ma anche sul rinnovo della concessione A22 il ministro Toninelli ha annunciato una verifica giuridica. In Regione sono preoccupati...

«Se la linea di Toninelli sulle grandi opere è quella che sta emergendo sulla Tav, allora c’è sicuramente da preoccuparsi per la concessione della A22. Quando il M5S annuncia verifiche giuridiche, significa che cerca il modo per bloccare i progetti. Ma sulla concessione affidata alla società pubblica in house c’è il parere positivo del Consiglio di Stato e dell’Autorità di regolazione dei trasporti. C’è poco da verificare, c’è da sbrigarsi».

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