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Borgo, per Torelli un amaro addio a Masterchef

Il valsuganotto: «Non me l’aspettavo, ho sempre cercato di cucinare senza mai fare show». Fan inferocite su Facebook


di Marika Caumo


BORGO. L'avventura di Masterchef Italia, si è conclusa in anticipo per Andrea Torelli. Il 34enne fotografo valsuganotto è stato eliminato a sorpresa nella seconda parte della puntata andata in onda giovedì sera. Insieme ad altri aspiranti chef era finito al Pressure Test, dopo che la sua squadra nella prova in esterna, su una motonave lungo il Po, aveva perso. Nell'eliminatoria finale i cuochi dovevano cucinare utilizzando diversi ingredienti dovendo inserire nel piatto altri ingredienti man mano scelti dai giudici del programma, gli chef Antonino Cannavacciuolo, Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Joe Bastianich.

Il piatto finale, definito «un po’ tristarello» da Cracco, non ha convinto i giudici, che gli hanno preferito Giovanni e Maradona. Ma al termine della puntata sul profilo Facebook della trasmissione di Sky Uno i telespettatori hanno manifestato il loro disappunto. In particolare l'accusa dei fan (che è quella di molti blog su Internet) al programma è di mandare avanti chi fa il personaggio, chi piange, urla, mette zizzania e dice parolacce.

Domanda di rito, se l'aspettava questa eliminazione?

No, per niente. Né io, ne i miei compagni e, ho avuto modo di vedere, neppure la gente a casa se l'aspettava. Diciamo che c'era di peggio. E' stata una bella botta, anche perché arrivata proprio in un momento in cui andavo bene, stavo crescendo di puntata in puntata e mi sentivo più consapevole della situazione. E' stata una vera bastonata, ma sono uscito a testa alta, e questo mi fa piacere. Meglio uscire così piuttosto che per errori grossolani o di base. L'eliminazione l'ho presa sportivamente, anche se inaspettata.

Internet e i fan stravedono per lei. Tralasciando l'aspetto estetico (ha fatto strage di cuori, con orde di ragazze che si disperano per non poterlo più vedere), di lei è stato apprezzata l'umiltà, lo stare al suo posto. Viene descritto da tutti come educato, a modo, riservato, mai sopra le righe, preparato. Un concorrente che si concentra sulla cucina e non sul pettegolezzo, valido professionalmente e umanamente. Al contempo la critica che le viene mossa è che ha osato poco, che doveva esporsi di più. Ha dei rimpianti?

E' vero, sono sempre stato concentrato sulla cucina, e questo ha dei pro e dei contro. Non ho pensato a strategie, a creare polemiche, a fare show. Sono stato me stesso. Io sono così. E no, in questo senso non ho rimpianti. Anzi, sono contento che la gente lo abbia percepito e apprezzato. Non tornerei indietro per cambiare il mio comportamento, per fare strategie. Il rimpianto è quello di non aver avuto il tempo di far vedere altre cose che avevo in serbo, in particolare sulla cucina italiana. Ad esempio la pasta fresca, mi sarebbe piaciuto usarla in una prova.

Quali sono il miglior complimento che ha ricevuto e la critica che non ha condiviso?

Quando ho presentato il piatto "Autoscatto in bianco e nero" chef Cannavacciuolo mi ha fatto capire che aveva avuto la stessa idea, avrebbe affrontato quel concetto in modo uguale. E' stato il miglior complimento. E' la persona che stimo di più in cucina, quella che sento più vicino e affine. Critiche in generale non ce ne sono state, mi chiedevano di osare di più. Ecco, le critiche sul piatto che mi ha fatto uscire penso siano eccessive. A Cracco non piacevano i colori, ha detto che erano spenti, che il piatto era un po' triste. Non condivido, era un piatto elegante.

Ora può dirci qualcosa di più sui giudici.

Cannavacciuolo è quello con cui ho legato di più, al termine della puntata, mi ha fatto i complimenti, mi ha detto di proseguire su questa strada. Anche Cracco mi ha fatto i complimenti, ma non si sono visti. All'inizio ho avuto qualche difficoltà con lui, pensava che fossi li per fare il fighetto in tv e non commentava mai i miei piatti. Poi mi ha capito, d'altra parte è psicologo, vuole analizzare bene le persone. Nel salutarmi mi ha detto che sono un talento, e queste parole, dette da lui, me le tengo ben strette. Con Bastianich si affrontavano discorsi artistici, ma non sono andati in onda.

Cosa porta via con sé?

Un'esperienza fantastica, a livello umano e professionale, che mi è servita per conoscere di più me stesso. Ti mette alla prova sotto tutti gli aspetti.

Che rapporto ha avuto con gli altri concorrenti?

Mi sento con quasi tutti, chi di più chi meno, e con qualcuno ci troviamo. E' rimasta una buona amicizia. Abbiamo vissuto insieme due mesi durante le registrazioni, in albergo, una convivenza totale. I giudici invece li incontravamo solo durante le prove.

Per chi ha fatto il tifo una volta uscito? Chi invece proprio non sopportava?

Ho sempre tifato Maradona, per meriti e per simpatia personale. Trovarmi all'eliminatoria con lui è stato brutto. E anche per Rubina. C'è anche qualcuno con cui andavo meno d'accordo, diciamo che è una donna.

Ora cosa sta facendo? Quali i suoi progetti?

Sto iniziando a organizzare eventi dove propongo la mia cucina, le mie idee. Eventi pubblici e non, tematici, come ospite. Collaboro anche con altri concorrenti. Sono contento perché tra tutti, sono il più richiesto. Ho avuto anche altre offerte, mi hanno contattato cuochi. Masterchef oltre a darti visibilità e formazione, offre anche occasioni lavorative: è uno dei motivi principali per cui ho partecipato. Sta a me ora cogliere le opportunità.













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