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Boom della scuola bilingue ma 42 bimbi restano fuori

Grande successo per il progetto dell’Istituto Trento 5, ma i genitori degli esclusi chiedono di allargare il progetto e c’è chi minaccia di fare ricorso


di Ubaldo Cordellini


TRENTO. Quando si dice vittime del proprio successo. È quello che rischia di accadere al progetto delle classi bilingui in inglese che viene portato avanti ormai nove anni dall’Istituto comprensivo Trento 5 prima alle Sanzio e da un paio d’anni anche alle Gorfer, quando il progetto ha raddoppiato le classi. Attualmente si sviluppa su due classi che possono ospitare al massimo 48 bambini. Il raddoppio era stato deciso proprio perché i 24 posti alle Sanzio si erano dimostrati insufficienti. Con la seconda classe sembrava che le richieste potessero essere soddisfatte tutte, o quasi. Ma non sono stati fatti i conti con il successo dell’iniziativa. Infatti quest’anno c’è stato un vero e proprio boom delle richieste di preiscrizione per l’anno scolastico 2017/2018. Ne sono arrivate ben 90. L’’Istituto nelle scorse settimane ha proceduto alla selezione sulla base dei criteri prestabiliti. In particolare viene data una preferenza ai bambini che hanno un fratello già iscritto nella stessa scuola, quindi alle Sanzio o alle Gorfer, e poi si chiede la sottoscrizione di un contratto formativo che impegna la famiglia a seguire l’alunno nel percorso scolastico in inglese. Il progetto classi bilingui prevede l’insegnamento di tutte le discipline in lingua inglese ad eccezione della lingua italiana e della religione cattolica. Sono previste anche 2 ore di interscuola (mensa) in inglese. Non ci sono pomeriggi opzionali. Gli alunni non sono vincolati al bacino d’utenza.

In caso di un maggior numero di richieste rispetto ai 48 posti disponibili, si procede per sorteggio. Non ci sono accertamenti preventivi dell’effettiva conoscenza dell’inglese da parte di un familiare, come accadeva fino a qualche anno fa.

Sull base di questo sorteggio sono rimasti esclusi ben 42 bambini e i genitori sono già scesi in agitazione. C’è chi ha chiesto un incontro alla Provincia e al presidente Rossi per vedere se è possibile allargare il progetto. I genitori spiegano che, vista la grande richiesta e il grande successo, la Provincia potrebbe anche decidere di investire ancora e ampliare l’offerta di classi bilingui. Ma c’è anche chi minaccia di rivolgersi al Tar impugnando i risultati delle selezioni. In particolare, non piace a molti genitori la preferenza accordata ai bambini che hanno fratelli nella stessa scuola. Dei 48 iscritti di quest’anno, 13 si sono visti riconoscere questa preferenza, 6 hanno fratelli che studiano nella stessa scuola, ma non nelle classi bilingui, mentre gli altri 7 hanno fratelli che seguono il progetto bilingue. Qualche genitore fa presente che la preferenza accordata a chi ha fratelli che non fanno parte del progetto non ha molto senso.

Il dirigente Roberto Ceccato spiega che il termine dell’iscrizione è il 6 febbraio e che la strada di un allargamento immediato sembra piuttosto difficile:«All’Istituto Trento 5 non c’è posto per un’altra classe e il 6 chiuderemo le iscrizioni alla prima elementare. L’iter per l’allestimento di un nuovo percorso bilingue è molto complesso. Certo, nulla è impossibile, ma avviare un altro progetto sembra una strada difficilmente percorribile». Ceccato, però, non esclude che ci sia qualche scuola che possa preparare un progetto bilingue per il 2017, ma sembra un’eventualità piuttosto lontana. Per l’anno prossimo, invece, potrebbero esserci più possibilità. Per quanto riguarda i criteri di scelta contestati dai genitori, si fa presente che erano ben chiari e trasparenti fin dall’inizio e che hanno tutti una propria ratio.













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