Bondone, è una stagione sotto zero

Presenze, calo del 13%: colpa della crisi e dell'assenza di neve. Male anche Natale


Maddalena Di Tolla


TRENTO. I numeri dello sci in questo inverno sul Bondone sono tutti decisamente sotto zero, al contrario delle temperature di questi giorni di fine stagione, decisamente più che primaverili. Tanto che i birdwatcher locali hanno già avvistato le albanelle e le allodole in volo sopra le Roste della montagna e sopra i verdi prati, che già si scoprono al posto degli anelli di fondo.

Per lo sci di fondo, complice la neve, che sulla piana delle Viote, esposta com'è al sole, è stata scarsa, Claudio Ferrari stima addirittura un meno 50% di fatturato per i noleggi e un - 40% per i maestri di sci. «Abbiamo iniziato un mese dopo a inizio stagione e il 18 marzo avevamo già chiuso», spiega sconsolato. «E poi certo qualche problema c'è stato anche con il servizio di innevamento artificiale, però non voglio fare polemiche. Martedì abbiamo avuto una riunione con Asis, vedremo di risolvere i problemi. Anche la tariffazione dei parcheggi da parte del Comune, a mio parere, non è stata ottimale. Così i pochi frequentatori che restano si stancano».

Meno drammatico il calo dello sci da discesa, che però comunque registra, come ci ha confermato Fulvio Rigotti, presidente di Trento Funivie Spa, un meno 13% di passaggi sugli impianti. «Dicembre e marzo sono stati i mesi peggiori, dal punto di vista del calo di sciatori», spiega. A conferma di questo quadro negativo, un vero esperto di Bondone, Luigi Prada, titolare di uno storico Garnì a Vason, ci dà la sua personale stima: «Nel nostro bar registriamo un calo del 25-30% del fatturato. La gente è meno di prima e soprattutto spende molto di meno. Anche l'attività del negozio si è ridotta in misura notevole, registriamo qui un calo del 40% delle vendite di attrezzatura da sci in generale».

Elda Verones, direttrice dell'Apt, cerca di dare invece una visione più ottimistica della stagione: «Il calo delle presenze dovrebbe essere nel range fra un -13% e un -10%», conferma. Per dare un'idea, nella stagione invernale 2010-2011 il Bondone aveva registrato oltre 94 mila presenze e poco meno di 19 mila arrivi. «Non posso dare ancora numeri certi - spiega Veronese - però ritengo che per una stagione come questa, con scarse precipitazioni e la crisi economica che colpisce in modo generalizzato, un calo di questa proporzione possa dirsi nella normalità e anzi quasi un dato positivo».

Sembra un azzardo, in effetti, questo punto di vista. Ma la direttrice prosegue: «Del resto chi ha sciato ha trovato piste in ottime condizioni di innevamento, che magari non si aspettava. Abbiamo ricevuto parecchie lettere e mail di complimenti dai turisti per questo. Certo, le previsioni per il futuro ci devono indurre a valorizzare l'offerta extra neve. Gli alberghi che hanno il wellnes, l'animazione e i servizi per famiglie e bambini, ad esempio, hanno lavorato bene. Spiace per il fondo, ma purtroppo la posizione delle Viote con climi come quello di questo inverno è svantaggiata».

Successo dichiara poi Verones anche per i pacchetti Happy Snow, che per 190 euro offrivano tre giorni di neve, con una serata sulle piste illuminate. Ma la maggior parte degli sciatori notturni provenivano da Trento e dintorni, pare, grazie al prezzo molto basso del pass serale. Certo non sarà questo il trucco per sollevare la stagione dello sci, considerato che le previsioni dicono meno neve in futuro e meno soldi da spendere. «In effetti - continua la direttrice dell'Apt - in questi anni abbiamo assistito al passaggio dalla formula più gettonata delle sette notti, alla formula che adesso va per la maggiore: 4 notti, la cosiddetta formula "winter-break"." Insomma, si contraggono le risorse a disposizione dei turisti e "quindi dovremo inserire novità - conclude la direttrice - e sfruttare la vicinanza alla città di Trento e alla valle dei Laghi, in combinazione con l'offerta dello sci. Per questo il collegamento funiviario Trento-Bondone sarebbe di valore strategico". Nella stagione invernale 2010/2011, per dare un'idea dei numeri in gioco, il Bondone registrava oltre 94.000 presenze e poco meno di 19.000 arrivi.













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