Bisesti: «Non mi candido, resto qui» 

Europee. L’assessore annuncia di rinunciare alla corsa per Bruxelles: «Sono onorato che me lo abbiano chiesto ma ritengo che sia importante rispettare il mio impegno con tutti quelli che mi hanno votato». Ora il nodo della Valsugana


Ubaldo Cordellini


Trento. Alla fine ha deciso. Ma non come si aspettavano tutti. Mirko Bisesti non si candida alle elezioni europee. Lo ha già comunicato per telefono a Matteo Salvini e a Maurizio Fugatti.

Assessore Bisesti, alla fine ha deciso?

Sì, ho deciso. Resto qui in Trentino. Non mi candido alle europee. Ovviamente sono onorato dal fatto che sia il partito locale che quello nazionale mi abbiano chiesto di candidarmi. Per me è stato molto importante. Però ho considerato che le elezioni provinciali ci sono state da troppo poco tempo e che il governo provinciale merita le maggiori attenzioni possibili. Voglio onorare fino in fondo l’impegno che ho preso con gli elettori trentini.

Ne ha parlato già con Salvini? Lui è d’accordo?

Ci siamo visti prima a Verona e poi ci siamo sentiti al telefono venerdì. Lui è d’accordo ed è anche contento che io possa continuare nei mio impegno in giunta provinciale. Il Trentino è molto importante per la Lega.

E Fugatti, lo ha sentito?

Certo ed è felice che io resti. Però, non ha voluto influenzare la mia scelta.

Qualche maligno potrebbe pensare che lei non sia sicuro di vincere le elezioni.

Le elezioni non sono mai certe. Sicuramente, però, mi fa piacere e mi faceva ben sperare il grado di dialogo che aveva raggiunto con gli altri candidati nei vari territori. Per questo la mia è stata una scelta politica e non di opportunità. Andare a Bruxelles mi sarebbe piaciuto. Ci ho passato nove anni della mia vita. Sarebbe stato motivo d’orgoglio tornarci come europarlamentare. Però ritengo che sia più importante rispettare il mio impegno con gli elettori e di dover continuare il mio lavoro qui. C’è ancora tanto da fare. Per questo ho deciso di non candidarmi. Questo nonostante molti mi dicessero che questo è un treno che difficilmente ripasserà e che non capita tutti i giorni una possibilità del genere. Io, però, ritengo che far parte del governo provinciale comporti una responsabilità nei confronti di chi mi ha votato e mi ha dato la sua fiducia. Penso che questa sia la scelta migliore per la squadra e per il Trentino.

Questa sua scelta avrà inevitabilmente conseguenze sulle candidature per le suppletive. Alessandro Savoi che sperava di poter rientrare in Consiglio in caso di sua elezione a Bruxelles sarà dirottato sulla Valsugana?

L’ho sentito e ne ragioneremo ancora. La sua posizione non è un mistero. Vedremo come procedere nei prossimi giorni, come del resto faremo anche per Trento.













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