Biodigestore, lite tra Bolzano e Trento

Bolzano contro l'impianto a Cadino, Trento replica: avanti lo stesso



TRENTO. Agli scontri con i residenti in tema di rifiuti (e inceneritore) la Provincia di Trento ha fatto l'abitudine, ma nella piana Rotaliana si profila uno scontro tra istituzioni. Il consiglio provinciale di Bolzano infatti ha approvato una mozione contro il biodigestore di Cadino: progetto da rivedere, c'è il rischio di cattivi odori per i paesi della Bassa Atesina. La proposta era della Lega, l'approvazione è stata unanime. Ma l'assessore Pacher - si legga l'intervista sotto - tira dritto: «L'Alto Adige è stato coinvolto con grande anticipo nelle scelte, ma soprattutto sarà un impianto che non farà odore. Il Trentino ne ha bisogno, lo dobbiamo fare». E non sarà l'unico: oltre a quello di Rovereto (un impianto da 5 mila tonnellate in fase di appalto) si torna a parlare della valle dei Laghi, con l'obiettivo di non portare più i rifiuti organici a smaltire in Veneto (come avviene ora). Una strada in salita, perché tutti ricordano ancora la puzza di Levico con l'assessore che rassicura: «Era un vecchio impianto rispetto a quello che abbiamo in mente ora, come confrontare l'australopiteco con l'homo sapiens». Intanto - in attesa della valutazione di impatto ambientale - tre ricorsi contro il biodigestore attendono al Tar.













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