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Biker su una Harley multato solo per un chilometro

Davide Menestrina in sella alla sua moto stava andando a 91 all’ora sulla tangenziale di Treviso: «Farò ricorso»



TRENTO. Il 20 agosto doveva essere una giornata speciale per Davide Menestrina, imprenditore di Sopramonte, contitolare dell’omonima impresa di scavi e movimento terra. Quel giorno aveva ben tre motivi diversi per festeggiare: il compleanno della moglie, il quindicesimo anniversario di matrimonio e la moto nuova, una fiammante Harley Davidson 883 elaborata. Così, con la sua signora dietro di lui, sul sellino della potente motocicletta, Menestrina quel giorno si è diretto verso Jesolo. E’ stata una giornata magnifica, passata in riva al mare. Un bel ricordo estivo da conservare a lungo nell’archivio della memoria.

Un bel ricordo che qualche giorno fa si è trasformato, però, nella fonte di una forte arrabbiatura. Infatti a casa di Menestrina è arrivata una raccomandata. Una di quelle chiuse nelle buste verdi che tanto allarmano chi le riceve già da quando sono ancora tra le mani del postino.

Dentro la busta c’era una multa per eccesso di velocità emessa dalla polizia municipale di Treviso. Fin qui niente di strano, ma l’imprenditore di Sopramonte ha fatto un vero e proprio sobbalzo quando ha letto bene il verbale dei vigili urbani del capoluogo veneto. Era stato multato per aver sorpassato il limite di velocità di ben un chilometro all’ora.

Un particolare che ha mandato in bestia il motociclista che si è subito rivolto all’avvocato Claudio Tasin per presentare ricorso contro la multa. Il verbale di per sé non è di quelle pesantissimi: 46,23 euro in tutto. Ma è il principio quello che conta. Infatti l’uomo sostiene che in quel punto aveva dovuto accelerare per cause di forza maggiore: «C’era stato un piccolo ingorgo e per evitare guai maggiori mi sono portato sulla corsia di sorpasso e ho dato un po’ di gas».

Peccato che proprio in quel punto sia stato fotografato da un apparecchio autovelox fisso della polizia municipale. Menestrina stava transitando nel comune di Treviso sulla tangenziale sud in direzione di Paese.

La macchina lo ha immortalato mentre stava andando a 96 chilometri all’ora. La polizia municipale ha applicato la diminuzione del 5 per cento di tolleranza previsto dalla legge. Ma il calcolo è stato impietoso lo stesso e ha punito Menestrina. L’imprenditore si è preso la multa per un chilometro e adesso non ci sta: «Quel giorno stavo andando al mare per festeggiare, ma mi hanno rovinato la festa. Io stavo andando piano. Sulla moto non vado mai troppo veloce, poi avevo mia moglie dietro e non avevo nessuna voglia di fare le corse. Solo che su quella strada bisogna stare molto attenti anche a quello che fanno gli altri. Ho dovuto accelerare per evitare di essere coinvolto in un piccolo ingorgo che si è creato all’improvviso. Così la velocità è aumentata, ma poi sono subito tornato sulla mia destra e ho continuato rispettando i limiti. Per questo la multa mi ha fatto arrabbiare. Io non corro e non vado troppo veloce e mi ritrovo una multa per eccesso di velocità con, tra l’altro, la decurtazione dei punti della patente. Potevano considerare i fatti ed evitare. Invece, mi hanno multato lo stesso. Penso che con un po’ di buon senso avrebbero potuto evitare la multa. Ma io non ho intenzione di pagarla e farò subito ricorso contro una decisione che trovo ingiusta».













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