Belli lascia definitivamente il Mart

L’ex direttrice era nel cda. Ora le dimissioni sollecitate dal presidente Bernabè per la mole di impegni a Venezia


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Nel novembre del 2011 aveva lasciato la direzione del Mart. Ma non era uscita completamente dalla sua “creatura” perché qualche mese più tardi è entrata a far parte del consiglio di amministrazione del Museo di arte moderna e contemporanea. Ora però Gabriella Belli ha lasciato anche il cda con la presentazione di una lettera di dimissioni. E ora per “la” direttrice fin dalla nascita del Mart, è un addio definitivo. Un addio motivato da impegni di lavoro (da Rovereto è andata a dirigere la Fondazione musei civici di Venezia) che la occupano non solo nella città lagunare ma in altre istituzioni e nei rapporti con le strutture museali sia in Italia che all’estero. E, in verità, la sua presenza nel cda è stata davvero sporadica visto che ha partecipato ad un paio di sedute. Ed anche per questo il presidente del Mart Franco Bernabé ha sollecitato Gabriella Belli a lasciare il suo incarico.

Venezia non è Rovereto e per Belli non deve essere stato facile cercare di conciliare tutti i suoi impegni. La sua nomina nel cda era arrivata direttamente dalla Provincia sia come omaggio e riconoscenza nei confronti della “zarina” che ha visto nascere il museo e alla cui crescita ha contribuito notevolmente, sia per garantire una sorta di continuità (le mostre e gli eventi che si è trovata la nuova direttrice Cristiana Collu erano stati programmati da Belli) e di esperienza che avrebbe potuto mettere a frutto non come direttrice ma come consigliere di amministrazione.

Rapporti che la “zarina”, come era chiamata, ha sempre tenuto sia con i membri del cda che Collu. «La sua è stata una direzione lunga - afferma la nuova direttrice - Ha lasciato un’eredità fertile che ha garantito di reggere al museo, non è stata di certo un’eredità ingombrante. Anzi, la sua è stata una piattaforma solida dalla quale far ripartire il Mart in un momento diverso rispetto al passato: di questo non possiamo non tenerne conto». Tra l’attuale e la ex direttrice si è instaurato «uno spirito positivo, costruttivo per esplorare nuovi orizzonti. Con Gabriella Belli, come del resto con tutto il cda, dal presidente Bernabé all’assessore Filippi, da Isabella Bossi Fedrigotti a Stefano Andreis, abbiamo lavorato con grande armonia. Da parte di tutti i componenti del consiglio di amministrazione c’è un grande rispetto per il mio lavoro e per quello che potevo fare». Ora cosa cambierà con la fuoriuscita di Gabriella Belli? Domani le dimissioni saranno discusse nel cda che le accoglierà, considerato anche che sono state sollecitate direttamente dal presidente.

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