Bassa Valsugana, una denuncia per bracconaggio

Operazione del Corpo forestale, nei guai un uomo di Castelnuovo: a casa sua aveva decine di trofei e di tagliole



VALSUGANA. Chiusa nei giorni scorsi un’altra importante operazione antibracconaggio in Bassa Valsugana. Teatro delle operazioni del personale del Corpo forestale trentino, appartenente alle Stazioni di Borgo Valsugana, Pieve Tesino e di Pergine, attivamente supportato dai Custodi Forestali di Telve e dai Guardia Caccia della Associazione Cacciatori Trentini, sono stati questa volta i territori dei comuni di Castelnuovo e di Telve.

In val Calamento da tempo il personale di vigilanza aveva notato movimenti sospetti che inducevano a ritenere che fosse in atto un’attività di bracconaggio condotta in modo sistematico. In seguito al recente rinvenimento nella zona dell’ennesimo capriolo morto, e dopo aver avuto conferma dall’esame autoptico veterinario di quanto era apparso a prima vista, e cioè che la causa del decesso dell’animale era inequivocabilmente attribuibile ad un’arma da fuoco di piccolo calibro, i forestali hanno deciso di agire rapidamente attivando una verifica mirata presso la residenza di una persona ritenuta il possibile responsabile degli atti illeciti .

Già in questa prima fase dell’operazione, svoltasi a Castelnuovo, sono emerse violazioni penali (illecita detenzione di munizioni) e sono stati rinvenuti numerosi trofei d’ungulato, parecchi dei quali senza certificato di origine. Questi risultati hanno indotto gli agenti a proseguire gli accertamenti anche in un edificio rurale di Calamento, abituale residenza dell’indagato. Anche in questo edificio si sono rinvenute munizioni, altri trofei di ungulati e una trentina di tagliole metalliche di varie fogge e misure destinate alla cattura di uccelli.

Alcuni dei trofei rinvenuti appaiono molto recenti e, peraltro, il protagonista della vicenda era in possesso di quanto necessario alla pulizia e preparazione di crani e corna. Il rinvenimento di tali reperti animali, in periodo di caccia chiusa, ha fatto scattare una denuncia penale per esercizio della caccia in periodi di divieto generale oltre a quella per detenzione illecita di munizioni.













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