Bar Centrale, festa per i cent’anni

Storo: è l’esercizio storico, fondato dalla famiglia Baratella, ora gestito da un trio di amici



di Aldo Pasquazzo

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Il bar caffè Centrale compie 100 anni. A condurlo ora sono Mattia Beltrami, Karen Cominotti e Claudio Bazzani, trio che ci sa fare. Saranno loro sabato 25 agosto a fare la mega festa centenaria. «Abbiamo rispettato le aspettative e e la nostra utenza non arriva solo dal paese ma dall’intera valle», dicono gli affittuari Karen e Mattia qui nella foto. Un traguardo a dir poco storico, considerato che nel frattempo Grill, Agnello e Rocca Pagana (altri tre pilastri della ristorazione) hanno uno dopo l’altro definitivamente chiuso bottega. Il Centrale un tempo si trovava lungo via Andruna Dè Baratèle, poi i coniugi Danilo e Tullia Baratella lo avevano trasferito nella zona centrale di Storo, dove più tardi si erano spostati l’ufficio postale e la Cassa rurale ora banca Valsabbina. Il bar caffè Centrale, più volte rinnovato e sede di diverse istituzioni come la Settaurense calcio e la corale Cima Tombea e Vecia Storo, era ed è considerato una tappa fissa per storesi e non. Nell’esercizio, negli anni Cinquanta, la gente si radunava alla sera per guardare la prima tivù in bianco e nero comprata a rate da Nilo Bertelli. Erano i tempi che il giovedì sera il compianto Mike Bongiorno ed Eddy Campagnolli conducevano Lascia e Radoppia mentre di sabato tutti lì a vedere il Musichiere condotto da Mario Riva. Poi c’erano i giocatori incalliti di carte, davanti al solito quartino, a fare tardi. Nel contempo l’onnipresente Danilo, applicato comunale, capo coro, uomo di chiesa e canonica nonché amico di preti e gestore del comitato Eca, aveva istituito anche il Totocalcio, la telefonia pubblica nonché la fermata delle auto corriere di linea. Danilo, aveva una voce baritonale inconfondibile se non unica e ad ogni San Silvestro toccava a lui suonare e cantare il Tedeum con i compianti Giovanni Ferretti, Davide Giacomolli e Angelo Cortella.

Dalla loro unione Danilo e Tullia hanno avuto cinque figli e la gestione del locale, dove molte generazioni di storesi hanno festeggiato il loro matrimonio, passa ad Angela e Elena: sono loro due a gestirlo, fino alla morte della prima.













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