Bambini feriti in casa, 1.400 casi ogni anno
Quattro infortuni domestici al giorno, ma per lo più con conseguenze lievi A rischio la fascia di età fra 0 e 4 anni. Cucina e scale tra i luoghi più pericolosi
TRENTO. Sono circa 1.400 ogni anno (quasi 4 al giorno) i bambini che finiscono al pronto soccorso in seguito a un incidente domestico. E - secondo l’azienda sanitaria - si tratterebbe di un fenomeno in aumento. La notizia buona è che nella maggior parte dei casi (94 per cento) le conseguenze sono lievi, cioè codici bianchi e codici verdi, tanto che in massima parte (90 per cento) non è necessario il ricovero in ospedale e i piccoli infortunati (per lo più maschi, molto più vivaci e imprudenti delle femmine) rientrano a casa con i genitori dopo la visita. Questo almeno è quello che emerge dall’ultimo rapporto sugli incidenti domestici in età pediatrica, pubblicato dal servizio di epidemologia dell’azienda sanitaria e dedicato alla fascia di età fra 0 e 14 anni.
Dallo studio emergono due dati: il numero elevato di incidenti domestici che riguardano i bambini e la corsa precipitosa al pronto soccorso che forse - almeno considerando il referto successivo dei medici - potrebbe essere evitata. I dati confermano quello che tutti i genitori hanno avuto modo di sperimentare in prima persona: la fascia d’età più a rischio è quella da 0 a 4 quattro anni di età, quando una caduta (dal fasciatoio, dalla sedia, dal tavolo, dal divano, dalle scale...) è possibile in ogni momento.
E la diagnosi principale per i bambini così piccoli (che da soli rappresentano il 55 per cento degli infortunati in età pediatrica) è il trauma cranico, perché, soprattutto nei primi mesi di vita, non hanno la capacità di proteggersi con le braccia. Nei bambini di età più avanzata le cose cambiano e si verificano più spesso traumi alle braccia o alle gambe riportati durante il gioco o altre attività fuori casa. Nell’elenco delle ferite figurano - con frequenza per fortuna non elevata - anche le ustioni, che sono più frequenti nei bambini in tenera età.
Il luogo più pericoloso? La cuina, seguita dalle scale, dal bagno e - quando i bambini crescono e cominciano ad esplorare il mondo - dal cortile, dal garage e dalla cantina di casa. Attenzione - infine - alle terrazze e ai balconi.
Per prevenire questi incidenti l’azienda sanitaria indica una serie di precauzioni che variano in base all’età dei bambini. Nei primi anni di vita il pericolo principale è sempre la caduta, e la situazione in genere può diventare preoccupante quando il bimbo cade da un’altezza superiore a un metro.