Bailo vende alla svizzera Albiro

Firmato l’accordo sul marchio. Il patron Zotta: «Speriamo che rimanga parte dell’attività in Tesino»



PIEVE TESINO. Lo storico marchio della Bailo, da anni sul mercato dell’abbigliamento sportivo, passa di mano. È la proprietà ad annunciare l’accordo, che è stato firmato dal patron dell’azienda, Bruno Zotta, con il gruppo svizzero Albiro Holding.

«La proprietà dei marchi Bailo e Silvy passa di mano, ma noi auspichiamo che la società acquirente riesca a sviluppare parte della propria attività in Trentino». Questa la speranza della proprietà della Bailo, che con l’accordo dell’altro ieri vede chiudersi una stagione gloriosa di successi, ma anche di difficoltà che si sperava di poter superare anche in questo frangente. La crisi economica internazionale, più grave di qualsiasi previsione, ha vanificato gli sforzi. Com’è noto, la scoiattolo del Tesino è apparso per primo su Goretex e prodotti come il Pile, l’Entrant, il Dermizax, tutti materiali innovativi destinati a cambiare il modo di praticare sport e tempo libero. Una storia iniziata negli anni Venti, nel campo dell’abbigliamento sportivo, che ha portato il nome del Trentino in tutto il mondo.

Il progetto del Pool di marchi (National Geographic, Silvy Tricot) dei primi anni del 2000 blocca il percorso dell’azienda. L’assorbimento di risorse finanziarie lascia l’azienda senza riserve ed è il patron Bruno Zotta a rimettersi in gioco, investendo il suo patrimonio per rilanciare la Bailo e mantenerla nel Tesino. L’azienda è indebolita, ma ritrova entusiasmo quando si decide la fusione con il marchio Vist di Caldaro, specializzata in abbigliamento da sci di alto livello e di attacchi da sci, una fusione nella newco Officina Italiana che avrebbe dovuto aggregare le aziende in un unico stabilimento con 70 dipendenti. Una massa critica per affrontare con un’unica base produttiva e struttura commerciale il mercato internazionale. Ma la crisi e il diminuito potere d’acquisto delle classe abbienti che praticano sci e arrampicata, ha vanificato questi progetti.

Bruno Zotta non si è lasciato prendere dallo sconforto e ancora una volta ha lottato e dopo lunghe e delicate trattative, si legge nella nota dell’azienda, «trova il partner che più gli assomiglia, come storia, come passione, come visione: sarà l’Albiro Holding, azienda storico di quinta generazione che si prenderà cura dello scoiattolo ed è certo che, con la sua formula imprenditoriale basata sul giusto equilibrio tra creatività numeri, lo porterà al successo che merita».













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