Atti sessuali con minore: condannato 

Alla giovane trentina continue richieste e scambio di foto e filmati hard



TRENTO. Atti sessuali con minore, confermata in appello la sentenza di primo grado nei confronti di un 35 enne a due anni e sei mesi. L’uomo, nel 2013, avrebbe indotto una tredicenne residente in Trentino farsi inviare foto e video hard. In primo grado l’uomo era stato condannato ad un anno e 10 mesi con le generiche, pena sospesa. La Procura della Repubblica aveva fatto ricorso per Cassazione, chiedendo l’ annullamento della sentenza per un difetto di motivazione circa la concessione delle circostanze attenuanti generiche. La Corte di Cassazione, annulla la sentenza, l’aveva rimandata a Trento dove, con nuova sentenza del 22 febbraio 2017, il trentacinquenne era stato condannato a due anni e sei mesi, accogliendo il principio della corte di Cassazione, senza le generiche, così come confermato ieri anche in Appello. L’uomo e la ragazzina, allora tredicenne, difesa poi dall’avvocato Chiara Pontalti, si erano conosciuti su un social Network. Lei gli aveva dato il proprio numero di cellulare e, da allora, tramite messaggi e l’applicazione WhatsApp, era stato un continuo di richieste, sempre più esplicite. Le foto, le azioni, tutto da inviare. Lui si era spacciato per un commesso che lavorava nella valle della giovane. Non solo le chiedeva materiale, ma ne inviava anche, tutti i giorni. In quei filmati comparivano anche minori. La ragazza però voleva uscire da quella situazione, ma non ci riusciva. L’uomo era diventato sempre più insistente, così lei si era rivolta alla polizia. Nel cellulare della ragazzina la prova dell’accaduto, il trentacinquenne era finito ai domiciliari, nel suo computer diverso materiale pedopornografico, ed aveva affrontato il processo. Ora per lui potrebbero aprirsi le porte del carcere.













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