Attenti alla zanzara tigre è sempre più presente

Il Museo Civico traccia la mappa dell’infestazione. Rovereto città soffre meno ma presenze record in zona Baldresca e poi a Mori, Isera e in Destra Adige


di Michele Stinghen


VALLAGARINA. Zanzara tigre, il "bollino rosso" è nei paesi. In queste settimane è in aumento la diffusione dell'insetto nei comuni monitorati dal Museo Civico: non si può parlare di boom, ma questo ci sarà se amministrazione e privati non faranno la loro parte in questi giorni. A destare più preoccupazione sono i comuni periferici, in particolare Isera, Villa Lagarina e Mori, mentre a Rovereto la situazione sembra più sotto controllo. È in questi paesi in cui si sono registrati il maggior numero di positività ai controlli. A Mori le ovitrappole posizionate nei pressi dell'abitato (tra queste campo sportivo, via San Giovanni XXIII, il bocciodromo) sono state sempre positive. Va precisato che i controlli a Mori sono cominciati più tardi (i primi dati sono arrivati il 5 giugno, mentre le altre località sono partite il 15 maggio). É comunque dall'inizio di giugno in cui non c'è comune che sia esente dalla zanzara tigre: ciò vale per i Comuni che hanno aderito all'indagine del Museo Civico, ovvero, oltre a Rovereto, Villa Lagarina, Isera, Mori, Ala ed Avio. Quest'ultimo è al primo anno di monitoraggio: la zanzara tigre è presente anche se con bassa intensità, e Borghetto non fa eccezione.

Se oramai la maggioranza delle ovitrappole posizionate dal Museo Civico ha dato in un mese almeno una positività (100 su 183 totali), molto importante è il dato che riguarda la densità, il numero di uova. «Per ora è ancora abbastanza bassa - spiega Fabiana Zandonai, ricercatrice del Museo Civico - ma è in espansione e ci sono delle zone più a rischio. Questo è il momento clou: se non si farà prevenzione (cittadini e Comuni) assisteremo ad un aumento esponenziale». Spulciando i dati spicca già un'anomalia registrata in questi giorni ad Isera, con un picco di 242 uova in una sola trappola. Un'altra zona sempre risultata positiva è il cimitero di Marano, presenze importanti si registrano alla Baldresca, al Quercia, nei dintorni di Villa Lagarina, qualcosa in via Benacense e a Lizzana. «Le zanzara tigre trova condizioni favorevoli nei campi sportivi - continua Zandonai - dove c'è frequentazione umana, verde e umidità». Si conferma invece la tendenza dell'anno scorso: la zanzara tigre si concentra di più nei paesi, più attenuato il fenomeno a Rovereto. I cittadini forse sono diventati più attenti, ed il Comune ha un programma di prevenzione che va avanti da alcuni anni, mentre gli altri paesi sono all'inizio. Il Museo Civico dà i dati su cui orientare l'azione di prevenzione: i dati vengono raccolti da giovani dei paesi, vengono trasmessi al Museo (Federica Bertola, assieme a Fabiana Zandonai, elaborano i dati, la supervisione scientifica è di Umberto Ferrarese).

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