Attacco al cantiere in val di Susa trentino arrestato

Luke Molina, 23 anni, è stato fermato dopo i disordini che hanno portato al ferimento di 15 agenti. Sette in cella



TRENTO. Era stata annunciata una notte di scontri e così è stato. E al «richiamo» dell’azione in val di Susa ha risposto anche l’anarchico trentino Luke Molina 23 anni che è stato arrestato per i disordini assieme ad altre sei persone. Un nome noto nel movimento trentino quello di Molina che era stato anche denunciato - assieme alla madre - per l’occupazione dell’ex asilo di via Manzoni. Correva l’anno 2009 ma lui - pur giovanissimo - faceva già parte integrante del gruppo tanto che il suo nome era anche nell’elenco degli indagati nell’operazione della Digos che aveva portato all’arresto di Massimo Passamani e Daniela Battisti (assolti dal giudice Borrelli assieme ad altri sei) con l’accusa di associazione evervisa con finalità di terrorismo.

Molina era stato anche rinviato a giudizio per il corteo del 2009, un corteo che per alcune ore mise a ferro e fuoco la città e che causò migliaia di euro. Assieme a lui anche 38 anarchici che erano stati individuati sempre dalla Digos dopo mesi di indagine. Una partecipazione attiva quella di Molina al movimento anarchico tanto che era partito da Trento alla volta della val di Susa anche questa volta. E dalla alle piemontese lo scorso novembre era arrivato anche l’ordine di arresto - ai domiciliari per Massimo Passamani - accusato di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, rapina impropria e danneggiamenti. Accuse che riguardavano un episodio del febbraio 2012 quando, nei pressi dell’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, nel tratto del comune di Chianocco, una troupe del Corriere.tv venne assalita da un gruppo di una quarantina di persone che, oltre a minacciare e costringere gli operatori ad allontanarsi, impedendo loro la realizzazione del reportage, sequestravano il loro veicolo e sottraevano documenti e oggetti e danneggiavano le loro attrezzature tecniche.

Per quanto riguarda Molina, è accusato assieme ad altri sei di aver attaccato il cantiere dell’alta velocità. Il blitz era scattato attorno alle mezzanotte (fra venerdì e sabato) con 250 persone ementre una parte di manifestanti cercava di avvicinarsi alle reti del cantiere, un'altra cinquantina, dopo aver incendiato copertoni, avrebbe dato il via a un fitto lancio di pietre contro il personale di polizia. 15 i feriti.













Scuola & Ricerca

In primo piano