VALLE DI NON

Anziani soli raggirati dalle prostitute

Sottratti 60 mila euro a due pensionati nonesi: i soldi subito trasferiti in Romania. Le vittime sono state anche picchiate



TRENTO. Mille scuse differenti, tutte strappalacrime, e un solo obiettivo. Sono stati raggirati così due anziani soli, pensionati benestanti entrambi residenti in un piccolo paese della val di Non, dalle ragazze del clan romeno finito al centro dell’inchiesta altoatesina “Sabotage”, per la quale i carabinieri di Bolzano hanno eseguito già venti arresti.

Uomini soli e bisognosi di affetto, raggirati da ragazze poco più che ventenni, professioniste nel carpire la fiducia e instaurare relazioni affettive finte. La vicenda risale al mese di novembre dell’anno scorso, ma emerge oggi in tutta la sua chiarezza con la chiusura dell’operazione “Sabotage”, coordinata dal pm Andrea Sacchetti. Le ragazze infatti, facevano parte a vario titolo del clan romeno che tra l’estate scorsa e i primi mesi di quest’anno aveva messo sotto assedio le strade di Bolzano.

La protagonista del raggiro, è emerso dalle indagini, è Florentina Gutuna, una delle “matrone” del clan, giovanissima e specializzata in truffe e raggiri. Si sarebbe avvicinata ad uno degli anziani adocchiati, carpendo la sua fiducia e stringendo una relazione che in principio lui aveva creduto intima e sincera. Si era trasferita anche a casa dell’anziano, prendendoci la residenza. Poi sono iniziate le scuse, in molteplici occasioni e tutte differenti: un familiare gravemente malato, un figlio in pericolo, un debito da pagare al clan che la stava cercando. Sempre lo stesso obiettivo: chiedere soldi, in somme di volta in volta più grandi, da consegnare al clan e poi trasferire in Romania. Con questo sistema, all’anziano su cui Florentina Gutuna ha messo le mani, sono stati sottratti 40 mila euro, e tutti spontaneamente versati.

Allo stesso modo, un’amica dell’arrestata, anche lei indagata nell’inchiesta Sabotage, avrebbe convinto un secondo anziano, altrettanto benestante, a farsi consegnare in varie riprese circa 60 mila euro.

E poi è arrivato il lieto fine: quando il primo pensionato, tornando ha casa, l’ha trovata invasa da amici e parenti dell’arrestata, tra i quali anche Nicolai Suciu (anche lui arrestato nell’inchiesta Sabotage) con il quale è poi emerso, la ragazza intratteneva una relazione sentimentale. Al primo tentativo di ribellione dell’anziano, evidentemente contrariato dalla presenza in casa di tutti quegli sconosciuti, ai quali avrebbe perentoriamente chiesto di uscire, è iniziato un pestaggio a base di calci e pugni, che l’avrebbe lasciato tramortito e sanguinante sul pavimento di casa sua. Solo in seguito a quest’aggressione, il pensionato si sarebbe deciso a vincere la vergogna e la ritrosia e raccontare tutto alle forze dell’ordine.













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