la rapina di levico  

«Anziana aggredita? Non da me» 

Resta in carcere Bagattini, che però respinge ogni accusa



TRENTO. Resta in carcere Gianni Pierino Bagattini, 52enne di origine cilena, residente a Roverè della Luna ma domiciliato a Levico, arrestato con l’accusa di rapina aggravata ai danni di una anziana di 85 anni di Levico. «Non sono stato io» ha ripetuto ieri al giudice Borrelli durante l’interrogatorio di garanzia. L’uomo ha raccontato la sua verità, in merito ai fatti che si sono svolti nel pomeriggio di mercoledì a Levico, in viale Stazione. Accompagnato dal suo avvocato, Stefano Giampietro, l’uomo ha negato ogni addebito dicendo che sì, forse quel pomeriggio era da quelle parti, in paese, ma che non è stato lui ad aggredire l’anziana. «Chi era e che cosa era successo lo ho saputo solo quando mi hanno arrestato». L'uomo conosceva l’anziana, lo ha ammesso, ma nello stesso tempo ribadiva di non essere lui l’artefice di quella aggressione. Il giudice ha convalidato l’arresto e applicato la custodia cautelare in carcere.

L’estraneità ai fatti, come dichiarato dall’uomo, non collima però con quanto ricostruito dall’anziana. Era a casa quando qualcuno ha suonato alla sua porta. Era sull’uscio quando un uomo l’ha spinta, le ha intimato di consegnargli il denaro che possedeva e le ha sferrato un pugno in faccia rubandole il portafogli. Dolorante, ferita e sotto shock, l’anziana signora ha dichiarato di essere certa dell’ identità dell’uomo che l’aveva aggredita.

Dopo la rapina ai danni della donna, il cinquantenne avrebbe probabilmente comprato dell’alcol. I carabinieri di Borgo lo hanno rintracciato all’uscita di un supermercato. Si trovava all’esterno e, nascosto fra due auto, stava bevendo dell’alcol. Il profilo descritto dalla donna aggredita poco prima corrispondeva. Già durante l’interrogatorio in caserma, l’uomo aveva negato ogni addebito davanti al pm Liverani, prima di essere tradotto in carcere a Trento













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