Annullata la multa con la «cresta»

Importante sentenza del giudice di pace che ha dichiarato illegittime le sanzioni del Comune. C’è un euro di troppo



TRENTO. Il Comune di Trento rischia grosso. Una sentenza del giudice di pace Orpello rischia di far diventare carta straccia tutte le multe fatte dai vigili urbani fatte dopo il 26 ottobre. La ragione è presto detta. Il giudice si è pronunciato sul ricorso di un cittadino che aveva preso una multa il 25 febbraio 2011. La sanzione era stata comminata dai vigili urbani perché l’automobilista avrebbe sforato il tempo che gli era concesso dal disco orario. Risultato:una multa per sosta vietata. Secondo il cittadino, però, in quella multa c’era un euro di troppo. Infatti, il Comune dal 2003 applica alle sanzioni previste dal codice della strada un piccolo sovrapprezzo. Ai cittadini multati si chiede un euro in più. Una piccola «cresta» che era stata decisa con una semplice delibera della giunta comunale.

I cittadini lo trovano sul verbale della sanzione con una dicitura semplice semplice: spese di accertamento. Insomma l’automobilista deve pagare anche per l’accertamento della sua violazione. Non basta la sanzione prevista dal codice della strada. Il cittadino in questione, però, non si è arreso e ha presentato ricorso al giudice di pace. Il giudice Orpello ha ritenuto illegittimo questo sovrapprezzo, questa sanzione ulteriore. La motivazione è che l’euro in più non è prevista da nessuna norma, ma solo da una delibera della giunta comunale. Una delibera che era stata adottata senza che vi fosse una legge a sostegno.

Per questo motivo, il giudice ha annullato il verbale della sanzione comminata al cittadino ricorrente. Ma la cosa non finisce qui. Infatti, l’euro di sovrattassa viene aggiunto a tutte le sanzioni per infrazione al codice della strada. Quindi, potenzialmente, tutti i cittadini che prendono una multa in comune di Trento possono impugnarla proprio per questa piccola aggiunta. In questo modo, potranno ottenere l’annullamento del verbale perché l’aggiunta è stata dichiarata illegittima.

Dopo la sentenza, le cose non sono cambiate. I verbali di contravvenzione prevedono l’euro in più rispetto alla sanzione del codice della strada. Il cittadino che si è visto dar ragione dal giudice di pace ha anche messo in mora l’amministrazione comunale. Il 26 ottobre scorso ha scritto al Comune, ma anche al Commissario del Governo comunicando il contenuto della sentenza e avvertendo che, in base al ragionamento del giudice Orpello, tutte le multe possono essere impugnate.

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