Anche il bridge diventa benefico

Il circolo di Rovereto ha raccolto fondi per la Croce Rossa che aiuta 200 famiglie in difficoltà



ROVERETO. Per aiutare duecento famiglie in difficoltà, si gioca a bridge. Domenica scorsa il Circolo Bridge ha ospitato un torneo per raccogliere fondi a favore della Croce Rossa di Rovereto, denaro di cui l'area socio-assistenziale ha estremo bisogno, perché le famiglie da aiutare sono sempre di più. É l'ennesimo segno della crisi, che sta colpendo in particolare le famiglie degli stranieri ed coinvolge progressivamente di più anche gli italiani. La Croce Rossa da anni interviene in aiuto delle persone in difficoltà di Rovereto e della Vallagarina segnalate dai servizi sociali, negli ultimi anni si è specializzata in famiglie con bambini piccoli. L'area socio- assistenziale della Cri, che ha come referente Raffaella Andreolli Ferrari, distribuisce viveri e generi di prima necessità a duecento nuclei famigliari, negli ultimi tempi la Comunità Europea ha ridotto i finanziamenti e quindi bisogna reperire fondi. Perché intanto le persone che non arrivano alla fine del mese sono sempre più.

«C'è un aumento notevolissimo - racconta Paola Arduini, neo-presidente del Circolo Bridge e volontaria della Croce Rossa - ogni mese sono di più e la lista che ci passano i servizi sociali è in continuo aggiornamento. Il fenomeno riguarda soprattutto extracomunitari residenti da tempo in Italia, i quali avevano un lavoro e ora si ritrovano licenziati e con la famiglia a carico. Gli italiani sono meno della metà, ma abbiamo anche loro; una volta praticamente non ce n'erano, salvo qualche pensionato solo. Portiamo loro la spesa, con alimenti e prodotti per l'infanzia. La Comunità Europea ha ridotto in fondi, ed ora ci passa la gratuità solo per latte, pasta e poco altro. Tutto il resto dobbiamo coprirlo noi, da qui l'esigenza di avere altri tipi di introiti».

La Croce Rossa deve perciò trovare fondi, anche con fantasia. Ecco perciò il torneo di bridge di domenica scorsa; nella sede del circolo in corso Rosmini si sono confrontate 18 coppie di giocatori, per un totale di 36 persone. «Di solito sono di più - precisa Arduini - ma abbiamo pagato il picco delle influenze». La quota di iscrizione era 15 euro. Al termine l'hanno spuntata i coniugi Battistoni di Trento (lei, Doris, è la presidente del circolo bridge del capoluogo) superando un'altra coppia di Trento, la famiglia Palatucci. La collaborazione tra Croce Rossa e Circolo Bridge, favorita dalla presenza di Arduni e altre in entrambi i gruppi, non è cosa nuova. Qualche tempo fa si tenne un torneo di burraco, sempre con scopo benefico. La prossima iniziativa della Croce Rossa volta a raccogliere fondi sarà una lotteria di Pasqua. In estate, in questo caso in collaborazione con il Club di Folgaria, si terrà un torneo di golf, verranno poi riproposte le cene di solidarietà e degli spettacoli teatrali. Chi vuole contribuire, basta che faccia visita alla Croce Rossa: la sede di via Cavalcabò a San Giorgio è aperta tutti i mercoledì mattina. (m.s.)

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