Amnu, si farà al Ciré lo stoccaggio dei rifiuti

La “piattaforma” ospiterà i container per plastica, cartone, vetro e umido Casagrande: «Ci hanno assicurato che l’umido rimarrà là al massimo 72 ore»


di Roberto Gerola


PERGINE. La “piattaforma Amnu” al Ciré si farà. Sarà quindi una nuova struttura con la quale, gli abitanti della più martoriata frazione perginese dovranno convivere. E’ ben vero che la “stazione di stoccaggio” sorgerà a nord dell’abitato, praticamente di fronte allo stabilimento “Elevetronic” su un’area di circa 10.000 metri quadrati, ma rappresenta comunque una nuova realtà che poco o tanto andrà ad aggravare ulteriormente una situazione già difficile.

L’altro giorno, i tecnici dell’Appa hanno illustrato il progetto che Amnu ha redatto tempo addietro e presentato in Provincia. Ci sono 3,5 milioni di euro stanziati per la sua realizzazione. La struttura servirà per lo stoccaggio dei rifiuti riciclabili che attualmente vengono depositati nelle vicinanze del capannone Amnu in viale dell’Industria, angolo con via Petrarca. In sostanza, si tratta di una “piattaforma” per la collocazione di container da riempire e poi trasferire con pesanti automezzi agli stabilimenti per la lavorazione e il recupero. Quindi, plastica, cartone, vetro, umido e via dicendo. «Rivedremo il progetto - ha detto ieri la vicesindaco Daniela Casagrande nel riferire le considerazioni espresse dai tecnici provinciali -, ma comunque, la Provincia ha già deciso di realizzarlo lì».

La preoccupazione principale riguarda il deposito dell’umido. Il settore ad esso dedicato è stato previsto sul lato della strada provinciale (lato degli stabilimenti), ma si chiederà di realizzarlo sul lato opposto (lato della sponda destra del torrente Fersina).

«Ci hanno assicurato che l’umido rimarrà “stoccato” al massimo per 72 ore (tre giorni) e che non ci saranno puzze», ha detto la vicesindaco. Insomma la decisione della Provincia sembra ormai un dato di fatto. La “piattaforma” si aggiungerà a tutti gli altri problemi caricati sulla popolazione di Ciré: il traffico sulle strade provinciale e statale, i “patimenti” subiti causa la fonderia per la lavorazione del vetro alla “NordVetri”, ora in parte attenuati; ma anche il traffico interno di automezzi pesanti visti i numerosi stabilimenti industriali a stretto contatto con le case d’abitazione, e poi l’inquinamento atmosferico e soprattutto acustico. E’ ben vero che si sta prospettando la realizzazione di una barriera fonoassorbente di circa 600 metri sul lato destro della statale (a scendere).

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