Altri tre volontari trentini al Tabaka Mission Hospital in Kenya

Segno. Volontari al lavoro al Tabaka Mission Hospital. Recentemente tre giovani trentini si sono aggiunti agli storici che già da tempo si alternano in quell’ospedale di frontiera costruito a 1.800...



Segno. Volontari al lavoro al Tabaka Mission Hospital. Recentemente tre giovani trentini si sono aggiunti agli storici che già da tempo si alternano in quell’ospedale di frontiera costruito a 1.800 metri di quota in mezzo alla foresta del Kenya nord-occidentale, vicino al lago Vittoria. Sono Kelly Eccher di Baselga di Piné, Francesca Moscorelli di Villamontagna, frazione di Trento e Mauro Pedron di Mezzocorona. Hanno poco più di vent’anni e hanno scelto di dedicare tre mesi della loro giovinezza a fare del bene in Africa, affiancando Tiziana Tabarelli e Mario Paolazzi di Cembra.

Sono tutti testimonial dell’associazione Tabaka Mission Hospital’s Friends – che qualche tempo fa ha ricevuto anche la visita del governatore Maurizio Fugatti – realtà nata dopo che il reparto di pediatria dell’ospedale è stato dedicato ad Alice Magnani, giovane di Segno scomparsa quasi 5 anni fa che aveva come sogno di poter aiutare i bambini più sfortunati. Il suo motto è sempre stato “credici!”. Un imperativo che contiene in sé tutta la forza, il coraggio e la tenacia di una campionessa che non ha mai mollato. Ogni volta che calpestava la terra rossa di un campo da tamburello, Alice lottava infatti contro l’artrite reumatoide, un avversario tosto, che difficilmente allentava la presa. Parla proprio di sogni e di forza di volontà il film documentario realizzato dal regista Massimo Gabbani intitolato “Sogno di guarigione”, il quale racconta la storia della giovane campionessa di tamburello e di quell’ospedale in Kenya che fa di tutto per aiutare i più bisognosi. Il filmato è stato anche presentato al “Festival dello Sport”.

Tra le altre cose, è ora in via di chiusura il secondo container pieno di materiale che l’associazione presieduta da Dino Magnani, papà di Alice, insieme a molti volontari trentini ha raccolto. Tutto materiale ospedaliero fuori norma per la nostra legislazione, ma che in quella realtà attendono con ansia. Questo è il frutto del lavoro di parecchi amici che hanno aiutato papà Dino e mamma Danielle a portare avanti il ricordo di Alice, e anche delle moltissime donazioni ricevute da persone e associazioni che hanno collaborato alla raccolta. È possibile offrire il proprio contributo attraverso un conto corrente bancario della Cassa Rurale Val di Non (Iban IT 11 A 08282 05516 000022331007). F.B.













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