Alto Adige: cartelli bilingui sui sentieri, la Provincia propone i pittogrammi

Dopo mesi di polemiche sulle indicazioni solo in tedesco lungo i sentieri di montagna e l'istituzione di una commissione paritetica che ha individuato 1.500 nomi contesi, ora l'ipotesi è di sostituire alle parole malga, ruscello, cima, lago, sentiero altrettanti simboli
DOSSIER La questione dei cartelli bilingui
FOTO I cartelli monolingui sui sentieri
SCHEDE I cartelli monolingui più diffusi (Pdf) - L'elenco completo dei cartelli monolingui (xls) - L'elenco dei nomi proposti dal Cai (Infografica)



BOLZANO. Lungo i sentieri di montagna in Alto Adige l'escursionista potrebbe trovare in futuro cartelli con pittogrammi al posto delle denominazioni in tedesco e in italiano sulle quali si dibatte da anni (FOTO). Introducendo simboli per termini come malga, lago e vetta il nodo della denominazione bilingue dovrebbe sciogliersi almeno in parte. Questa almeno è la proposta che la Provincia autonoma di Bolzano farà al governo.

Nel frattempo proseguono con massima riservatezza le trattative tra il governatore Luis Durnwalder e il ministro Raffaele Fitto sulla base dell'accordo siglato fra governo e Provincia, che ha portato all'individuazione di 1.500 denominazioni contese. Per il Cai invece i nomi bilingui dovrebbero essere oltre 2.500 - (SCHEDA).

La scorsa estate, dopo un'aspra polemica tra Bolzano e Roma sulla segnaletica di montagna solo in tedesco, Fitto e Durnwalder avevano raggiunto un'intesa che prevedeva, tra l'altro, l'istituzione di una commissione paritetica di quattro saggi, che ora ha concluso i suoi lavori con un documento condiviso.

Il risultato sembra però non convincere del tutto. Durante una due giorni a porte chiuse la giunta altoatesina ha discusso a lungo il tema. Durnwalder proseguirà le trattative e gli assessori si sono impegnati al massimo riserbo, per evitare fughe di notizie.

L'eventuale accordo sarà comunque sottoposto al consiglio dei ministri e alla giunta, ha annunciato Durnwalder. Il suo vice Christian Tommasini (Pd) ha ribadito che ''tutti cercheranno una soluzione condivisa''. Non a caso la giunta ha anche deciso di ''adeguarsi agli standard europei'', introducendo un modello unico per la segnaletica di montagna (cartelli in alluminio con fondo giallo e scritta nera).

In più il numero dei cartelli dovrebbe essere ridotto del 30%. Per la segnaletica in futuro si vuole puntare soprattutto sui numeri dei sentieri e sui pittogrammi, riducendo in questo mondo notevolmente il numero di toponimi da indicare in due lingue, italiano e tedesco.

Sulla vicenda nei mesi scorsi è stata aperta anche un'inchiesta da parte della magistratura, per verificare il corretto utilizzo di finanziamenti pubblici all'Alpenverein (il Cai di lingua tedesca), incaricata dalla Provincia di rinnovare la segnaletica di montagna. Proprio la decisione dell'Alpenverein di installare numerosi cartelli con la sola denominazione tedesca _ secondo un rilevamento sono addirittura 34 mila in Alto Adige _ ha innescato la polemica tuttora aperta.













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