Allontanato da casa, tenta di strappare la figlia al nonno 

Violenza in famiglia. Il 31enne, poche ore dopo l’intervento in casa chiesto dalla compagna che aveva percosso, è stato arrestato per rapina impropria e anche per resistenza e minacce



Trento. Da poche ore era stato allontanato da casa perché aveva percosso la compagna. Un atteggiamento violento che, purtroppo, non era nuovo per l’uomo. Che però ha cercato di “vendicarsi” di quanto successo tentando con la forza di strappare sua figlia dalle braccia del nonno. Che poi ha anche rapinato del cellulare. Una serie di reati compiuti in serie che hanno portato all’arresto dell’uomo un 31enne della Rotaliana che dovrà anche rispondere di resistenza.

L’allontanamento

Tutto, come detto, è successo nel giro di poche ore, ma la situazione era tesa da tempo all’interno del piccolo nucleo famigliare. La donna, aveva spiegato ai carabinieri, era dal 2013 che subiva l’atteggiamento minaccioso e anche violento dell’uomo. Insieme aveva avuto una figlia ed era forse per la piccola che lei continuava a subire, tacendo all’esterno. Ma nella notte fra lunedì e martedì, davanti all’ennesima aggressione, aveva chiesto aiuto. E nell’appartamento - alle 4 di mattina - erano arrivati i carabinieri e i sanitari di Trentino Emergenza. Sul corpo della donna i segni della violenza avevano preso la forma di traumi e di abrasioni tanto che era stata portata al pronto soccorso e dimessa con una prognosi di alcuni giorni. E aveva raccontato che quello non era, purtroppo, il primo episodio. Così i carabinieri, sentito anche il pubblico ministero di turno, avevano deciso per l’immediato allontanamento dell’uomo dalla casa.

La bimba e il nonno

Una decisione che il 31enne, evidentemente, non aveva trovato giusta. E voleva che avere sua figlia con sé. Così, poche ore dopo il parapiglia nella sua abitazione, è tornato nel centro della Rotaliana e aveva intercettato la piccola con il nonno. Con violenza ha quindi cercato di strappagliela dalle braccia. E si era anche impossessato del cellulare del suocero con il quale, quest’ultimo, stava chiamando la figlia per dare l’allarme, per raccontarle - spaventato - quello che stava accadendo. Allarme che la mamma ha girato immediatamente ai carabinieri visto che si trovava nella caserma di via Barbacovi per perfezionare la denuncia contro il compagno, per le angherie subite dal 2013.

L’arresto

L’immediato arrivo della Radiomobile ha impedito che gli eventi non degenerassero ulteriormente, nonostante l’attiva e violenta resistenza opposta all’intervento dei carabinieri che erano giunti sul posto. Ed è scattato l’arresto per rapina impropria e violenza, minaccia e resistenza.













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