MANGIARE SANO

Allarme sovrappeso meno dolci negli asili

Vietate nutella e creme. Bene crostate o yogurt una volta alla settimana


Jacopo Tomasi


TRENTO. Sono sempre di più i bambini sovrappeso, anche in Trentino. Per questo l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, che stila le tabelle nutrizionali per le scuole, ha messo a punto un piano ben preciso per abituare sin da piccoli ad avere uno stile di vita sano. Sarà sempre più difficile, quindi, trovare nei menù degli asili e delle scuole materne ed elementari dolci e dessert. Cioccolata, nutella, snack di vario tipo e creme sono messe al bando. Soltanto una volta in settimana, a metà pomeriggio, vengono concesse una crostata, gelati alla frutta oppure yogurt.

Caramelle, merendine, cioccolatini: i dolci sono da sempre un’attrazione per i più piccoli. Ricerche recenti, però, dimostrano che sono sempre di più i bambini sovrappeso e bersaglio di problemi legati a diabete o malattie cardiovascolari. Una causa certa è la cattiva alimentazione e per questo le scuole del Trentino hanno deciso di dare il buon esempio. Con una dieta rigida, ma sana. Dagli asili alle elementari, passando per le materne, sarà sempre più raro che i menù prevedano dessert. Un modo per imparare a mangiare correttamente ed avere uno stile di vita sano. Anche perché una volta casa, i bambini sono incotrollabili e possono abbuffarsi di snack e merendine.

Le tabelle nutrizionali sono stilate da un’equipe di dietisti dell’Azienda sanitaria provinciale. «I bambini - spiega la dietista Maria Teresa Pasquazzo - mangiano già troppi dolci e per questo abbiamo pensato di ridurre la presenza di questo alimento nei menù delle scuole». Non una eliminazione in blocco, ma una sensibile riduzione. «È sbagliato eliminare qualcosa se non vi è la presenza di una patologia nel soggetto interessato - continua la dottoressa Pasquazzo - ma una riduzione era necessaria».
 Sono stati eliminati, però, gli snack a metà mattina. «A quell’ora - sottolinea - è meglio che mangino un frutto, anche perché in questo modo imparano a mangiare qualcosa di più salutare». Rarissimo anche il dessert a fine pasto. «Solo quando c’è un piatto unico, ma in poche scuole della provincia». Una o due volte in settimana, invece, è concesso un dolce spuntino come merenda a metà pomeriggio. Ma che dolci sono ammessi? «Sono stati tolti dai menù dolci particolarmente ricchi di creme o di cioccolata e con alte quantità di grassi. Sono previsti, invece, prodotti molto semplici: crostate, paste a base di frutta, gelati, yogurt».

In futuro è probabile che i menù siano ancora più rigidi, e che la “battaglia” dell’Azienda sanitaria contro i dolci nelle scuole sia più dura. Il tutto per un fine importante: evitare malattie come diabete, malattie cardiovascolari che purtroppo colpiscono persone sempre più giovani.













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