L’OPERA

Albere, pronta la nuova biblioteca: sembra una "copia" del Muse

Ultimata la «scatola esterna»: somiglianza enorme con il Muse. Dentro sale lettura, uffici, archivio e un ristoro



TRENTO. La nuova biblioteca universitaria nel quartiere delle Albere è quasi pronta. Ancora qualche dettaglio, ma la «scatola» esterna è ormai completa, come è possibile notare passeggiando nel quartiere e come si vede dalle foto che pubblichiamo e dalle altre che sono visibili sul nostro sito, www.giornaletrentino.it.

L’opera si articolerà su 13 chilometri di scaffali, con 400 posti studio suddivisi in tre livelli al lato est e cinque su quello ovest. L'inaugurazione è programmata per metà novembre e dopo la conclusione dei lavori al 30 maggio, il fabbricato ha ottenuto la certificazione di idoneità da parte di un soggetto terzo ed è ora in attesa del passaggio di proprietà tra la società Castello SGR e la Patrimonio del Trentino spa. In questa fase di transizione l'Università è stata comunque autorizzata ad iniziare i lavori di sua competenza. Sono così andati a buon fine i collaudi estivi come l'impianto di condizionamento e l'apertura automatica delle tende arancioni che vanno a coprire le pareti vetrate del corpo centrale e l' Opera Universitaria ha potuto procedere anche alla gara d'appalto per gli arredamenti.

Biblioteca d'ateneo, alle Albere è tutto pronto

Terminata la "scatola esterna": sembra la "sorella minore" del Muse

Per Castello SGR questa realizzazione ultimata in due anni dal cambio di destinazione che di fatto ha costretto i costruttori ad adattare a sede di una biblioteca un fabbricato nato come Centro Congressi, è un risultato da sottolineare insieme a quello che la certificazione energetica con ogni probabilità sarà di livello Gold, rispetto alla Silver richiesta dal capitolato.

La storia della biblioteca universitaria non è stata semplice, infatti il progetto originario dell' architetto Botta, ne prevedeva la costruzione in piazzale Sanseverino che una decina di anni fa era diventato di proprietà universitaria. Il progetto non divenne mai esecutivo fino ad essere del tutto accantonato e sostituito dal cambio di destinazione d'uso del Centro Congressi prossimo all'inaugurazione, modificato e adattato dall'architetto Renzo Piano.

Al primo sguardo si noterebbe una discreta somiglianza con la struttura del Muse, smentita però da una più attenta valutazione. La lobby d'ingresso è infatti molto più luminosa, anche perché alla pari delle sale di lettura, ha il soffitto trasparente. Inoltre il flusso dei visitatori è mantenuto all'esterno delle sale per un passaggio che andrà a vivacizzare l'intera struttura. Oltre alle sale di lettura, spazio anche agli uffici, ad una zona ristoro e a un ampio archivio che non sarà però aperto al pubblico. Esternamente il fabbricato si presenta con due cubi ed una lobby di collegamento e d'ingresso con le pareti trasparenti e tutta la struttura riceve luce dall'alto. Rispetta i tempi stabiliti anche la realizzazione del sottopassaggio di collegamento tra le Albere e via Giusti che andrà a sboccare vicino alla biblioteca e potrà quindi avere una funzione di supporto per facilitarne il raggiungimento da chi parte dalla zona di Trento Sud. (d.p.)

 

 

 

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