Al manager della luce 300 mila euro

Il Comune spende per trovare un «esperto» che lo aiuti a risparmiare


Luca Marognoli


TRENTO. Pup e Prg non bastavano: ora c'è anche il Pric. Il "Piano regolatore di illuminazione comunale" è ad oggi solo una dichiarazione di intenti e Palazzo Thun è in cerca del demiurgo che gli dia vita e forma. Per i suoi servigi è pronto a compensarlo con 299 mila euro. Sarà una gara a decidere il nome del professionista che avrà l'incarico. Le risorse interne - dice la giunta - sono tutte già impegnate.

La premessa è la legge provinciale 16 del 2007 su "Risparmio energetico e inquinamento luminoso" che ha tra i suoi obiettivi "la salvaguardia del cielo notturno e stellato quale patrimonio di tutta la popolazione", la riduzione dei consumi energetici e il miglioramento dell'efficienza luminosa degli impianti (compresi quelli pubblicitari), lo sviluppo di criteri di progettazione e la promozione di iniziative di sensibilizzazione contro l'inquinamento luminoso, la divulgazione scientifica e la tutela dell'equilibrio degli ecosistemi. Il Pric dovrà - tra l'altro - pianificare l'azione di risparmio energetico, la manutenzione degli impianti, adeguare l'illuminazione urbana e contenere i "fenomeni di abbagliamento", tutelare l'osservazione astronomica. Il Comune si è orientato verso una figura esterna, perché non sono attualmente disponibili nel servizio Opere di urbanizzazione primaria - osserva la giunta - tecnici adatti che non siano impegnati in progettazioni e direzioni lavori, dai quali non possono essere distolti. Al professionista sarà richiesto, oltre che una formazione specifica, un «impegno in termini temporali molto rilevante», poiché dovrà mappare tutti i punti luce (pubblici e privati) esistenti sul territorio comunale.

Ma Palazzo Thun è a caccia di un'altra figura "innovativa". Un ulteriore bando di gara è stato indetto per individuare un esperto cui affidare l'ideazione, la realizzazione e la collocazione di "elementi" di arredo urbano in centro. Si parla di segnaletica per le botteghe storiche, pannelli e totem elettronici per indicare luoghi di interesse turistico e culturale, fioriere e gazebo. Tra gli obiettivi dell'incarico anche interventi mirati a rendere uniformi i plateatici dei bar, spesso accusati di rovinare l'immagine del "salotto" cittadino. Al "manager dell'arredo" andrà una somma non superiore a 199 mila euro.













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