Ai padri separati mutui e case Itea 

Nuova legge in giunta. L’assessora Segnana: «Potremo assegnare alloggi anche al di fuori delle graduatorie  al genitore che si trova in difficoltà, purché abbia i requisiti di residenza. E pensiamo di pagare gli interessi sui prestiti»



Trento. La storia del comico di Zelig Marco Della Noce tempo fa aveva fatto discutere. L’attore era finito a dormire in auto: dopo la separazione aveva perso la casa a favore della moglie e, per via di un divorzio conflittuale, si era vista imporre, oltre al mantenimento dei figli, anche il blocco della partita Iva. Finendo per il non poter più lavorare. Un caso limite si dirà ma non c’è dubbio che per molti padri un divorzio possa arrivare a coincidere con qualche cosa che assomiglia molto alla povertà. E proprio per dare una mano ai genitori separati in difficoltà (il più delle volte padri, ma non è detto) è stato presentato in giunta un disegno di legge firmato dall’assessora alla salute e alla famiglia Stefania Segnana: prevede interventi di sostegno economico, abitativo, di assistenza e mediazione familiare. Per tutti i benefici varranno gli stessi requisiti di residenza (10 anni) necessari per l’assegno unico provinciale ed il fatto di non avere alle spalle condanne definitive.

Vediamo, dunque, partendo da un dato di fatto: la quota di separazioni in cui la casa coniugale è stata assegnata alle mogli è aumentata dal 57,4% del 2005 al 60% del 2015 e arriva al 69% per le madri con almeno un figlio minorenne. E nel 94% delle separazioni il tribunale impone al padre un assegno di mantenimento: «Ecco perché - osserva l’ assessora Segnana - fra le azioni, va segnalata in particolare la possibilità di assegnare alcuni alloggi pubblici Itea, al di fuori delle ordinarie graduatorie approvate dagli enti locali. In questo caso ci si muoverà basandosi sull’Icef. Pensiamo ai coniugi legalmente separati o divorziati che non siano in condizione di soddisfare, autonomamente o tramite rete familiare, il bisogno abitativo per sé e, eventualmente, per i propri figli. Si tratta di intercettare una particolare e grave situazione di bisogno determinata dalle difficoltà economiche e di trovare alloggio, che spesso accompagnano un evento di separazione o di un divorzio».

Ma non solo: «Ci sarà anche la possibilità di avere un sostegno economico. Se il coniuge in difficoltà dovesse avere la necessità di chiedere un prestito in banca, la Provincia interverrà per dare una mano a pagare gli interessi sulla somma chiesta, sino ad un massimo di 900 euro ogni anno» ha anticipato l’assessora.

Altra edilizia pubblica

Ancora in campo sociale, parliamo di edilizia abitativa, per dire che la giunta nella seduta di ieri ha approvato lo stanziamento del contributo di 3,79 milioni di euro ad Itea per la realizzazione di due interventi di edilizia pubblica a Trento. Le attività, comprese nel Piano strategico 2019 - 2021 e previste per l’anno in corso, riguardano un immobile in Viale dei Tigli (1,39 milioni di euro) e la permuta tra uno stabile in via San Pio X di proprietà Itea e due compendi in località Borino e a Roncafort dell’Opera Universitaria (2,40 milioni di euro). Da un punto di vista tecnico, la delibera, presentata dall’assessora Stefania Segnana, approva il piano strategico 2019-2021 di Itea, limitatamente agli interventi previsti per il 2019, con esclusione delle annualità successive. G.T.













Scuola & Ricerca

In primo piano