la denuncia

A Riva stesso pane, ma tre prezzi diversi

La curiosità di un attento consumatore sul prodotto sfornato in riva al garda



RIVA. Qualche brontolio di tuoni, una spruzzata di goccioloni subito vaporizzati dall'asfalto, l'insistere sfacciato d'un vento da sud: sono tutti incitamenti a scappare dal verde del lungolago, ed allora, nel girottolare per le strade accade d'infilarsi anche nei supermercati non tanto perché s'abbia bisogno di comprare qualcosa ma per guardare. È saltato fuori così, senza volerlo, lo strano caso della rustichella, panino che sembra andare per la maggiore nei gusti dei locali e, forse, anche degli o ospiti.

Nulla di stratosferico beninteso: niente a che fare col bauernrbot alla segale importato -informano i cartellini- dal vicino Alto Adige o con le tante varietà di integrale mescolato con semi i più diversi. È un onesto panino, saporito, dalla crosta croccante (quand'é fresco) e dall'abbondante mollica, ottimo per infilarvi una fetta di salame e portarselo al pic nic.

La stranezza sta nel prezzo: alla Coop è offerto a 4,05 euro, al Poli di viale Alberti Lutti a 3,90 ed all'Orvea dei Giardini Verdi (che pure è entrata a fare parte del circuito Poli) a 4,15.

Visto che il produttore è unico -la rustichella è sfornata dal panificio di San Giacomo- vien da chiedersi quali strane alchimie di mercato concorreranno alla determinazione del prezzo di vendita che, com'è logico in un sistema moderno, deriva da una strategia complessiva e da chissà quali misteriose elucubrazioni.













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