A bordo strada ora spuntano le sagome di capriolo 

Progetto sperimentale della Provincia per sensibilizzare al rischio di attraversamento. Ogni anno 800 investimenti



TRENTO. Automobilisti tenete gli occhi ben aperti quando incrocerete sul vostro cammino alcuni ungulati a bordo strada. Non frenate di colpo ma rallentate perché, per fortuna, si tratterà solo delle nuove sagome di ungulati sistemate lungo alcune arterie stradali con l’obiettivo - appunto - di ricordare agli automobilisti che in quella zona c’è una alta percentuale di attraversamento di animali selvatici.

Con la collaborazione del Servizio Gestione strade, dell’Agenzia Provinciale delle foreste demaniali, del MUSE e del WWF Trentino, è stato elaborato dal Servizio Foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento questo progetto sperimentale.

Le prime sagome realizzate raffigurano un capriolo maschio con dimensioni e colore naturali, sono realizzate in corten e posizionate in siti soggetti a frequenti attraversamenti di animali selvatici, soprattutto ungulati ma anche orsi. Le sagome, per adesso in numero di quattro, sono state posizionate due tra Vezzano e Vigolo Baselga e altre due nel tratto di strada di Nembia, tra S. Lorenzo in Banale e Molveno.

Lo scopo, come detto, è quello di ricordare, in maniera immediata e diretta, la presenza di fauna selvatica in quelle zone, la relativa possibilità di attraversamento, il conseguente rischio legato a possibili collisioni e l’opportunità di rallentare e prestare attenzione.

L’uso di sagome rappresentanti specie di fauna selvatica è un tipo di segnaletica già in uso in altri paesi europei, come per esempio la Slovenia e l’Austria.

Gli esiti della sperimentazione saranno verificati nel prossimo futuro e potranno preludere ad ulteriori installazioni di sagome di fauna selvatica in altri siti particolarmente soggetti ad attraversamento di animali nel territorio provinciale.

Qualche dato di contesto: la media degli investimenti che riguardano animali selvatici è di circa 800 all'anno. 650 circa riguardano cervi e caprioli, le altre specie npiù coinvolte sono la volpe e il tasso. Nel territorio della provincia di Trento sono presenti circa 75.000 ungulati.

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