immacolata 

A Bondone si è ripetuto il rito della Vergine in processione

BONDONE. «Negli anni 50 ' a Bondone ( con gli allora prevosti don Mansueto Bolognani e poi don Giuseppe Pellegrini) le persone che all'Immacolata arrivavano da fuori per partecipare alla solenne...



BONDONE. «Negli anni 50 ' a Bondone ( con gli allora prevosti don Mansueto Bolognani e poi don Giuseppe Pellegrini) le persone che all'Immacolata arrivavano da fuori per partecipare alla solenne processione erano parecchie anche se nel contenpo molti di loro con l'occasione sognavano pure farsi la “murusa” (la fidanzata), come in molti casi è poi anche avvenuto» . A raccontarlo è Paolo Capelli che ieri nella sua Bondone è tornato a fare storia rispolverando nel contempo usi, costumi e tradizioni in occasione della ricorrenza di dicembre.

Non erano né incravattati e nemmeno avevano l'auto ma lassù, lungo la strada sterrata, ci arrivavano infreddoliti in sella a Vespa, Lambretta, Augusta, Zigolo o Galletto. Ne approfittavano nel vedere queste ragazze “acqua e sapone” intente a portare la Beata Vergine la cui statua era rappresenta da una figura linea scolpita dagli artisti gardenesi che per l'occasione veniva tolta dalla nicchia ed esposta alla pubblica venerazione. Allora a mettere “al'encant” (all'asta) alla Madonna de Setember erano gli uomini mentre a dicembre tassativamente toccava alle donne riproporsi, quando le quote rosa – con le poche lire che disponevano - erano numericamente ben rappresentate . Stavolta però non è stato così.

Per la festa ritornavano al paese anche tante ragazze che erano “per serva” cioè a fare le inservienti a Milano cosicché la scrematura aumentava e tanti amori sono proprio sbocciati sotto la protezione dell'Immacolata .

Anche ai giorni nostri la devozione dei pochi abitanti è rimasta la stessa di una volta e alla processione dell' 8 dicembre molta gente è solita arrivare da fuori. E così è stato anche ieri pomeriggio quando lungo la “Santela” di Plos il rito, presieduto dal reverendo don Andrea Fava e con la Vergine portata a spalle stavolta da uomini tra canti e orazioni è stato rispettato anche in considerazione che da quelle parti sono tuttora sepolti i resti dei carboner deceduti durante la peste del Manzoni del 1600.

Le ricorrenze legate alla Madonna a Bondone sono e restano due: quella de Setember (che è poi la sagra di paese ) e quella dell'Immacolata. Quest'ultima negli anni 50 (quando il paese contava non 200 ma 700 abitanti) era attesa e preceduta con preghiere e suppliche anche perché la gente era solita ringraziare la Vergine per le ripetute protezioni ricevute in quota durante l'attività estiva da carbonèr.

(a.p.)













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