le operatrici del serd 

«È un mercato che coinvolge sempre più adolescenti» 

TRENTO. Abbiamo rivolto alle operatrici del Ser.d, Marialuisa Grech e Ermelinda Levari alcune domande sul tema dei farmaci che possono avere effetti simili a quelli delle droghe.Ci è stata segnalata...


di Daniele Peretti


TRENTO. Abbiamo rivolto alle operatrici del Ser.d, Marialuisa Grech e Ermelinda Levari alcune domande sul tema dei farmaci che possono avere effetti simili a quelli delle droghe.

Ci è stata segnalata la diffusione del farmaco Rivotril detto anche eroina di strada, tra i tossicodipendenti trentini. A voi risulta?

“Più che al farmaco specifico, mi riferirei alla categoria farmacologica alla quale il clonazepam (nome commerciale Rivotril) appartiene, ovvero le benzodiazepine. L’uso o l'abuso di benzodiazepine purtroppo non è una novità nella storia clinica di una persona con dipendenza da sostanze. L’effetto sedativo, rilassante, che permette di contrastare l’insorgere dei sintomi astinenziali, fa si che l’assuntore di eroina trovi nelle benzodiazepine una molecola privilegiata. Ma lo stesso avviene anche a chi solitamente assume sostanze attivanti come la cocaina o le amfetamine perché con l’assunzione di benzodiazepine riesce a ritornare allo stato di calma molto più velocemente. Quello che ci preoccupa, e che è la vera novità del fenomeno, è che il mercato interessa sempre più giovani adolescenti”.

Da chi e come viene utilizzato e acquistato?

“Le benzodiazepine vengono prescritte dai medici e, se assunte correttamente secondo le indicazioni, sono dei farmaci fondamentali nella gestione di alcune patologie come il disturbo d’ansia, l’insonnia o le depressioni complicate. Tuttavia, essendo dei farmaci che possono dare abuso, è fondamentale che ci sia un rigido controllo, cosa che per fortuna nella nostra provincia c’è. Ad esempio, per quanto riguarda i nostri utenti, abbiamo un accordo con i medici di base su chi prescrive il farmaco: se lo facciamo noi avvisiamo il medico e viceversa. Questo per evitare il rischio della doppia ricettazione. Cerchiamo in tutti i modi di fare filtro. Nonostante questo purtroppo non sempre si riesce ad arginare il problema della vendita illegale delle singole compresse e il fatto che la molecola non venga percepita come illegale rende anche più difficile problematizzare sull’assunzione della stessa”.

E’ vero che sono farmaci facilmente acquistabili in farmacia essendo anche di uso comune?

“Il farmaco può essere acquistato, come tutte le benzodiazepine, solo previa ricettazione ad opera del medico. Non è un farmaco così detto “da banco”. Per questo l’unico modo per arginare il fenomeno passa dalla vigilanza sulla vendita del farmaco e questo viene fatto sempre dalle farmacie, dall’accuratezza nella prescrizione e questo è un processo che migliora grazie al dialogo tra medici e il nostro servizio e l’intercettazione precoce dei casi a rischio”.

In generale ci sono nuove droghe o prodotti alternativi sul mercato?

“L’ingresso sul mercato delle nuove sostanze psicoattive rappresenta un altro aspetto preoccupante e in crescita poiché nel 2016 si stima che siano state assunte dall’1,4% della popolazione generale e dal 3,5% della popolazione studentesca che comprende, quindi, una fascia d’età molto giovane. Tale dato è particolarmente allarmante perché alcune di queste sostanze possono essere molto dannose, difficilmente rinvenibili nei campioni biologici e perché per la loro stessa natura hanno una durata sul mercato molto breve e sono rapidamente sostituite da altre. Tali sostanze sono vendute principalmente sul web, elemento che costituisce un ulteriore rischio, vista la diffusione dei supporti digitali tra i giovani e i giovanissimi. In Trentino le nuove droghe sembrano essere meno diffuse rispetto ad altre regioni italiane e soprattutto al Nord Europa, tuttavia si registra qualche caso, che talvolta ha reso necessario anche l’accesso in Pronto soccorso per il trattamento dei sintomi psichici e fisici insorti dopo l’assunzione. Per questo sono fondamentali l’informazione e la comunicazione tra i vari servizi attivi sul tema delle dipendenze.

Ci sono dati relativi alle problematiche legate al mondo della scuola e sull’età dei consumatori ?

“Negli ultimi anni l’età del primo contatto con le sostanze psicoattive si è abbassata sensibilmente e il tempo di latenza dal primo utilizzo all’accesso al Servizio Dipendenze e Alcologia di Trento è di circa due anni. Tale dato locale trova conferma a livello nazionale, come riportato dalla Relazione annuale al Parlamento sulle Droghe del 2017. I minori rappresentano una popolazione che necessita di particolare attenzione, sia perché un inizio precoce di assunzione di sostanze aumenta il rischio di sviluppare un uso problematico in età adulta, sia perché l’adolescente è propenso a nuove esperienze. La sostanza illegale più diffusa è la cannabis: in Italia, oltre un quarto degli studenti delle scuole superiori ne ha fatto uso nel 2016, circa 90mila studenti riferiscono un uso quotidiano della sostanza e 150 mila sembrano avere un uso problematico. Una sostanza molto diffusa tra i giovanissimi è l’alcol, si stima che il primo contatto con questa sostanza avvenga mediamente a 12 anni. In Trentino sono presenti adolescenti e giovani adulti con evidenti problematiche di policonsumo, che manifestano anche differenti fatiche e bisogni di difficile lettura e risposta. In considerazione di ciò, da circa un anno è attivo un tavolo di confronto tra il Ser.D e gli altri enti pubblici e del privato sociale attivi in tema di tossicodipendenza”.















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