GLI ANTIGENICI

"Test rapidi Covid: sugli asintomatici un 50% di falsi positivi e falsi negativi"

Ruscitti: "Grazie alle farmacie, li stiamo utilizzando sui bambini e sul personale scolastico per individuare chi non ha il Covid". Fugatti: "Da lunedì saranno comunicati al Ministero anche i dati relativi ai positivi al test antigenico rapido" (foto tema Ansa)



TRENTO. I test rapidi o antigenici, «sono test che hanno una caratteristica di temperatura e confezionamento particolari. Noi li utilizziamo sui sintomatici, come sempre detto, perché il loro uso sugli asintomatici comporta quasi un 50% di falsi positivi e falsi negativi. In questo momento, grazie alle farmacie, li stiamo utilizzando sui bambini e sul personale scolastico e siamo riusciti diciamo così a fare una discriminazione al contrario, cioè ad identificare quelli che non hanno il Covid, ma patologie stagionali classiche e che quindi possono tornare a scuola senza mettere in quarantena le famiglie. Su questi test noi abbiamo aggiunto anche i salivari che stiamo sperimentando con il Cibio». Lo ha detto in videoconferenza il dirigente sanitario Giancarlo Ruscitti parlando dell'affidabilità dei test antigenici rapidi.

«Mi auguro che già entro la fine di dicembre o i primi di gennaio potremmo utilizzare questi test ad adiuvandum rispetto ai molecolari», ha aggiunto Ruscitti. «Gli antigenici positivi rimangono il punto di domanda, soprattutto sugli asintomatici», ha concluso Ruscitti.

Il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha ricordato che da lunedì saranno comunicati al Ministero anche i dati relativi ai positivi al test antigenico rapido, che compariranno così accanto ai dati relativi ai positivi al tampone molecolare. «Un passaggio in avanti per dare anche la giusta considerazione a questo tipo di screening che viene fatto dalle varie regioni», ha aggiunto Fugatti.













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