Telecamere sulle corriere per stanare gli aggressori 

Videosorveglianza a bordo. I primi mezzi dotati della nuova tecnologia sono stati presentati da Trentino Trasporti e Provincia: «Per favorire la sicurezza di viaggiatori e personale»



TRENTO. Le prime autocorriere per il trasporto extraurbano dotate di videosorveglianza sono state presentate ieri al “listone” di piazza Dante. «Ne sono state allestite dieci, ma l’obiettivo è di dotare di impianti di videosorveglianza tutte le 169 corriere del servizio extraurbano entro gennaio», ha spiegato la presidente di Trentino Trasporti Monica Baggia, che conferma l’immediata messa in servizio dei primi dieci bus che saranno messi a rotazione sulle varie tratte. In questo modo si vuole consentire un viaggio più sereno ai passeggeri e un lavoro più sicuro ai conducenti.

Il sistema di videosorveglianza resta attivo costantemente, come spiega il dirigente provinciale del Servizio trasporti pubblici Roberto Andreatta: «La registrazione è sempre attiva, ma le immagini possono essere esaminate solo con il permesso dell’autorità giudiziaria nei casi in cui sono state effettivamente commesse delle aggressioni». Un tema di stretta attualità, considerati gli attacchi verbali e fisici subiti dal personale di Trentino Trasporti raccontati dalla cronaca anche nelle ultime settimane. Presente in piazza anche l’assessore agli enti locali Mattia Gottardi che ha espresso soddisfazione: «L’implementazione a bordo delle telecamere di videosorveglianza fa parte del piano della giunta per favorire la sicurezza di viaggiatori e personale a bordo. Già ora tutti gli autobus urbani sono dotati di videosorveglianza, così ampliamo questa misura di prevenzione anche sulle vetture del servizio extraurbano». Gli autisti del servizio pubblico sono ricorsi in maniera frequente al pulsante d'emergenza che mette in contatto diretto con le forze dell'ordine. Il pulsante è stato introdotto da giugno 2019 e lancia una sorta di “sos” verso la centrale operativa del 112, che è in grado di individuare le coordinate satellitari del mezzo riuscendo in questo modo a fornire soccorsi sul posto. «Il pulsante viene premuto solo in occasioni di una certa gravità - ha sottolineato un conducente presente in piazza Dante - E ciò nonostante anche sulle sole tratte dell’extraurbano viene attivato tre o quattro volte al mese». F.P.













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