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Superbonus: come migliorare la classe energetica a partire dal cappotto

Ecco gli interventi essenziali da eseguire per fare il salto di due classi energetiche e poter accedere al Superbonus 110. Cappotto termico, solai, infissi ed energie rinnovabili sono i punti cardine



TRENTO. Secondo recenti stime dell’Enea, l’ente di ricerca italiano che opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie a supporto delle politiche di competitività e di sviluppo sostenibile, il settore residenziale è responsabile da solo di almeno il 32% dei consumi energetici nazionali.

Ecco quindi spiegato il senso di una misura come il Superbonus 110: rinnovare e rendere efficiente un settore residenziale spesso vetusto e ai limiti delle norme come quello di molte città italiane, può portare a forti risparmi e riduzioni dell’inquinamento già nel breve periodo.

È stato, infatti, calcolato che nella maggior parte dei fabbricati costruiti prima del 1977 – anno dell’entrata in vigore delle prime norme per il contenimento dei consumi energetici in edilizia – oltre il 25% del calore prodotto all’interno di un edificio si disperde attraverso le pareti esterne o attraverso pareti e solai non coibentati.

Migliorare la classe energetica di due livelli

Per accedere al Superbonus 110 e ristrutturare casa praticamente a costo zero, tuttavia, è necessario impegnarsi a rispettare un principio fondamentale: il miglioramento di almeno due classi energetiche, in modo particolare per quegli edifici che hanno una APE (attestato di prestazione energetica) che li colloca al livello F e G (quest’ultima la meno performante). Diventa, quindi, importante capire se gli interventi che abbiamo in programma sono sufficienti ad assicurarci questo upgrade.

In linea generale e rimandando sempre alla consulenza di un professionista per le valutazioni dei singoli casi, possiamo dire che gli interventi in grado di migliorare significativamente la classe energetica dell’edificio sono da un lato quelli per migliorare l’isolamento termico della struttura, dall’altro quelli finalizzati a produrre energia rinnovabile.

L’isolamento si mette in atto principalmente con:
- un isolamento a cappotto delle strutture murarie esterne (intervento che tra l’altro rientra fra quelli “trainanti” nell’ambito del Superbonus);
- l’isolamento termico dell’ultimo solaio (sottotetto) e rifacimento del tetto;
- l’eliminazione dei ponti termici, cioè di quelle aree in cui la dispersione energetica è maggiore e non uniforme al resto della casa;
- la sostituzione degli infissi.

Per quanto riguarda, invece, la produzione di energia da fonti rinnovabili, l’intervento principale è la sostituzione dell’impianto di riscaldamento con uno a pompa di calore. Secondo i calcoli dell’Enea, il cappotto abbinato a nuovi infissi, rifacimento del tetto e sostituzione della caldaia con una più efficiente, consente un risparmio energetico del 75%.

Cappotto termico, e non sbagli

Uno degli interventi più efficaci dal punto di vista della riduzione del fabbisogno di energia dell’edificio è, come anticipato, la realizzazione del cappotto termico, che rientra proprio fra gli interventi trainanti del Superbonus 110%.

L’intervento consiste nell’isolamento della parete verticale mediante l’inserimento di un cappotto termico. Viene realizzato in breve tempo, con disagio contenuto per gli inquilini. Prevede l’applicazione di un pannello isolante sulla faccia esterna della parete, ricoperto con un intonaco, rinforzato con un’armatura e completato con uno strato di finitura. Offre il vantaggio della continuità dell’isolamento, eliminando fenomeni di condensa e muffe e permettendo di migliorare il comfort termico e acustico dei locali interni.

L’isolamento a cappotto è particolarmente indicato quando le pareti esterne sono costituite da laterizi, pieni o forati e/o calcestruzzo. Per essere efficace, l’isolamento a cappotto deve essere realizzato con materiali dotati di ottime caratteristiche tecniche e meccaniche, capaci di resistere all’azione del vento, della grandine e degli urti accidentali.

Per ottenere buone prestazioni energetiche è opportuno scegliere pannelli isolanti caratterizzati da una bassa conducibilità termica, mentre per resistere all’azione degli agenti atmosferici sono indicati materiali caratterizzati da idonea permeabilità al vapore e da una scarsa capacità di assorbimento dell’acqua piovana. Nella zoccolatura invece è opportuno utilizzare materiali dotati di migliore tenuta all’acqua e di maggiore densità.

La posa del sistema costituisce un elemento focale. In primis va preparato adeguatamente il supporto, stuccando e livellando le irregolarità. Poi si passa alla tassellatura e/o alla malta adesiva, che si applica sui pannelli isolanti in modo diverso in relazione al tipo di supporto. Se realizzato da una impresa specializzata come ALB EDIL srl, garantisce una resa ottimale.

Sempre in tema di isolamento, è importante che anche l’ultimo solaio, o i solai interni che separano o coprono locali non riscaldati, siano correttamente isolati con materiali idonei. Anche in questo caso sarà un professionista del settore, come quelli di Nord Pavimenti, a indicarvi gli interventi più adatti al vostro caso specifico.













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