La storia

Sorelle Libardi, la cintura nera di taekwondo per conquistare il Trentino 

Beatrice e Sabrina, entrambe quotate agoniste di taekwondo, sono di Cortina sulla Strada del Vino e si sono formate alla scuola dell’ex iridato Zadra. Hanno aperto da poco la loro palestra in val di Cembra: «I nostri genitori tifavano per una sport che ci consentisse di difenderci» 



CEMBRA. Beatrice e Sabrina Libardi sono due sorelle di Cortina sulla Strada del Vino che con gli anni (e il sudore) hanno saputo ritagliarsi un ruolo importante nel panorama provinciale del taekwondo, grazie ad un maestro d’eccezione come l’ex campione iridato Markus Zadra. Le due ragazze, entrambe cinture nere talentuose e motivate, praticano un’arte marziale coreana che è anche uno sport da combattimento a contatto pieno, nato a cavallo tra gli anni 1940/50.

Questa disciplina combina tecniche per la difesa personale e la pratica agonistica (soprattutto come sport olimpico) ma per qualcuno rappresenta anche filosofia e meditazione. Nel 1989 è diventato l'arte marziale più popolare al mondo in termini di praticanti. Beatrice e Sabrina, non paghe dell’esperienza altoatesina, hanno deciso di andare oltre e di investire anche in Trentino. Sono, infatti, le fondatrici della nuova associazione sportiva Tkd Giovo 2020, iniziativa portata avanti anche grazie al supporto della famiglia e superando le difficoltà burocratiche rese ancora più complesse a causa della pandemia.

Lo scorso ottobre, finalmente, le due sorelle Libardi, assieme al padre (anche lui cintura nera), hanno potuto aprire ufficialmente la loro sede a Cembra e il riscontro in termini di iscritti è stato immediato. «Speravamo in una buona riuscita del progetto – spiega Beatrice, allenatrice Fita (Federazione Italiana Taekwondo) – ma certo non pensavamo a un risultato del genere: in tantissimi si sono avvicinati, in particolare moltissimi giovani che vogliono cimentarsi in questa disciplina, che a noi ha formato il carattere, dando un senso alla parola competizione, sempre nel rispetto delle regole e degli altri.

A indirizzarci su questa strada sono stati i nostri genitori, che volevano farci praticare uno sport che fosse anche un mezzo per poterci difendere in caso di necessità. Il taekwondo ci ha permesso di conoscere tantissime persone di tutto il mondo, che lo praticano a livello amatoriale e professionistico. I migliori atleti provengono dalla Corea, che ha dato i natali a questa disciplina che è sport nazionale. Ma anche noi, nel nostro piccolo, ci difendiamo bene: basti pensare che nelle ultime tre edizioni dei Giochi abbiamo festeggiato la vittoria, fra i pesi massimi, di Carlo Molfetta a Londra, la medaglia di bronzo di Mauro Sarmiento, sempre a Londra, e quindi la medaglia d’oro conquistata da Vito Dell’Aquila a Tokyo. Inoltre, l’attuale campione mondiale (-74 kg) è l’italiano Simone Alessio. Il bello è che questi atleti sono delle persone fantastiche, che non lesinano consigli e aiuti».

La sorella Sabrina ha preso parte a diverse gare internazionali, ottenendo ottimi risultati: di recente ha vinto il «Tiroler Mesterschaft» a Innsbruck battendo la campionessa nazionale austriaca. Oggi mette la sua esperienza a disposizione dei più giovani che vogliono avvicinarsi a questo sport. I primi calci ha cominciato a tirarli a 6 anni. Il suo maestro – raccontano i genitori – vedendola ha subito spiegato a mamma e papà che con pazienza, sacrificio e costanza avrebbe potuto ottenere grandi risultati.

«Il successo dell’associazione Tkd Giovo 2020 è dovuto al fatto che, oltre a rappresentare una novità, riesce a coinvolgere con il gioco e la competizione i più giovani ma l’obiettivo adesso è coinvolgere anche gli adulti». MAX.BO.













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