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Sara Pedri avrebbe 34 anni, la lettera della mamma: «Vorrei raggiungerti per liberarmi da questo macigno»

Mirella Santoni scrive alla figlia nel giorno del suo compleanno: «Sottratta al nostro amore. Ti immaginavo con un bambino»

IL PODCAST. "Questa volta non ce la farò" La storia sospesa di Sara Pedri



TRENTO. Avrebbe compiuto 34 anni oggi (22 giugno) Sara Pedri, la ginecologa svanita nel nulla il 4 marzo 2021 mentre lavorava in Trentino. Il suo corpo, nonostante le ricerche a più riprese nel lago di Santa Giustina, vicino al quale fu ritrovata la sua macchina, non è mai stato trovato.

La mamma, Mirella Santoni, in occasione del compleanno ha scritto una lettera alla figlia: «34esimo Compleanno. Sara, figlia tanto desiderata e così presto svanita e sottratta al nostro amore e alla nostra soddisfazione di averti vista crescere nella gioia e nella conquista dei traguardi che avevi tanto ambiti. Oggi è il tuo 34esimo compleanno, ma di questi ultimi anni posso solo immaginare come e dove avresti vissuto, cosa avresti fatto, come saresti cambiata, quali altre mete avresti raggiunto, sempre di corsa. Immagino accanto a te l’amore intenso e profondo di un giovane e anche di un piccolo figlioletto che avrebbe fatto la tua gioia e anche la mia, di nonna già avanti negli anni».

«Sara, anima libera, leggera e luminosa – continua la lettera - è la terza ricorrenza del tuo silenzio, quel silenzio che ti ha portata verso la libertà vera, volando tra le nuvole immersa in una luce diversa dove tutto è possibile, dove anch’io vorrei raggiungerti per liberarmi di questo macigno che grava senza interruzione sulla mia esistenza. Questa mia esistenza vissuta tra due luoghi del cuore e del ricordo… la tua stanza, dove entro in punta di piedi per avvertire l’odore di te che è ancora e sempre inconfondibile e che temo possa svanire; così apro poco la finestra e sono gelosa che qualcuno possa aspirare il tuo profumo e portarmelo via».

La mamma cita poi il giardinetto al Parco Urbano dove è stato piantato un albero in ricordo di Sara: «Rigoglioso più che mai, miracoloso nel suo verde fogliame che contrasta vistosamente con la desolazione arida e uniforme del limo lasciato dalla piena che ha colpito la nostra città. Qui trascorro quasi due ore ogni giorno e ieri un giovane, che si è fermato ad ammirare i fiori vivaci e multicolori del giardinetto, ha definito questo nostro angolo di paradiso come un’oasi di pace e di speranza, nella desolazione più totale. Anche i coniglietti sono attratti dal prato, che stenta a ricrescere nel fango arido, sterile e grigio, ma che ha la forza misteriosa e inevitabile della vita che continua».

«Sara, mentre voli lassù oltre le nuvole, non dimenticarti di volgere lo sguardo verso di me e tutti i tuoi cari perennemente bisognosi di conforto e di coraggio per continuare ad andare avanti», è l’appello della donna. 

Domani, venerdì 23 giugno a Forlì, una messa alla parrocchia della Cava ricorderà Sara Pedri.













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