Carabinieri

Sant’Orsola Terme, cani e gatti maltrattati: denunciato un sessantenne

Dopo un’indagine meticolosa, i militari sono intervenuti per salvare dai maltrattamenti 25 cani, alcuni dei quali cuccioli e quattro gatti. Vivevano in mezzo ai loro escrementi, in condizioni malsane e indecenti



TRENTO. L’attività di controllo dei Carabinieri della Compagnia di Borgo Valsugana si è occupata nel mese di novembre anche di maltrattamento di animali. I carabinieri della Stazione di Sant’Orsola Terme, infatti, dopo una meticolosa attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trento, hanno denunciato un sessantenne del luogo per maltrattamento di venticinque cani, alcuni dei quali cuccioli, e quattro gatti, tutti meticci.

Gli accertamenti sono iniziati grazie ad una segnalazione che indicava un accumulo anomalo di rifiuti di vario genere nel cortile di un’abitazione isolata, i quali talvolta venivano anche incendiati, provocando un cattivo odore che si diffondeva in tutta la zona. Dopo la segnalazione, i carabinieri si sono messi subito all’opera per eseguire le prime verifiche, incontrando non poche difficoltà a causa dell’atteggiamento per nulla collaborativo dei proprietari dell’abitazione, una famiglia di cinque persone, che hanno cercato di ostacolare in tutti i modi un controllo approfondito all’interno ed in tutte le pertinenze dell’abitazione.

Tuttavia, i carabinieri non si sono arresi ed hanno chiesto ed ottenuto un decreto di perquisizione dalla Procura della Repubblica di Trento, eseguito (data la particolarità della situazione) in sinergia con il servizio veterinario della Provincia, due associazioni animaliste ed i Vigili del Fuoco Volontari del Comune di Sant’Orsola Terme.

Una volta presentatisi all’esterno dell’abitazione, di buon mattino, i carabinieri hanno trovato la solita opposizione dei proprietari, i quali si sono rifiutati di aprire per consentire il controllo. A tal punto, i militari sono stati costretti ad avvalersi dell’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno praticato l’apertura forzata del cancello esterno e della porta dell’abitazione, riuscendo così ad accedere a tutti gli ambienti.

Già nel cortile esterno, l’aria era pervasa da un odore insopportabile, mentre per effettuare il controllo all’interno dell’abitazione, tutto il personale impiegato è dovuto ricorrere all’utilizzo di mascherine filtranti e bombole d’ossigeno.

La situazione era terribile. Gli animali erano spaventati, alcuni aggressivi, in condizioni tremende, tra rifiuti, escrementi (che spesso venivano mangiati dagli stessi animali, alcuni dei quali in stato di gravidanza), malnutrizione e disidratazione. Gli animali vivevano in un ambiente malsano, senza adeguati ripari, esposti alle intemperie.

Al termine delle attività, cani e gatti sono stati posti sotto sequestro, per poi essere ceduti al Comune di Sant’Orsola Terme ed accolti nelle strutture di accoglienza delle associazioni animaliste, dove alcuni privati cittadini si sono già interessati per le prime adozioni, al fine di restituire agli animali dignità affettiva e nuova speranza.













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