Salvataggio in acqua dodici vigili del fuoco ora hanno il brevetto 

Quattro impegnativi giorni di prove su Noce, Adige e Leno per i pompieri volontari di Rovereto abilitati a intervenire



ROVERETO . Sono stati quattro giorni impegnativi, quelli trascorsi “in ammollo” da dodici pompieri del Corpo dei vigili del fuoco volontario di Rovereto. Quattro di loro sono freschi di brevetto Srt (Swiftwater rescue technician, ovvero tecnico di salvamento in acque mosse), conquistato ieri alla fine del corso, mentre altri otto sono i pompieri che hanno aggiornato con le nuove procedure il brevetto già conseguito negli anni scorsi. Il corso ha impegnato i dodici uomini del comandante Luca Minatti su tre diversi corsi d’acqua, con differenti caratteristiche: il Noce, in val di Sole, l’Adige e, ieri, il Leno. Sono stati quattro giorni di prove impegnative, ma - racconta il comandante Minatti - «nulla a confronto della prima esperienza, fatta tre anni fa in Val d’Aosta sulla Dora Baltea». Lì in effetti l’impeto delle acque che scendono dal Monte Bianco è ben più impegnativo dei fiumi e torrenti della nostra zona. Tuttavia non sono mancate le prove difficili, in quattro giornate di esercitazioni articolate tra tecniche diverse. Nella sostanza, i pompieri roveretani si sono cimentati in simulazioni di salvamento in acqua, affrontando diverse casistiche: dal salvataggio di un pescatore incastrato tra i sassi del torrente al recupero di persone con il gommone. Alla fine, tutti promossi: sia i quattro neobrevettati che gli otto già titolari del brevetto Srt che hanno però dovuto integrarlo con i test sulle nuovo procedure. «Le tecniche sono in continua evoluzione - spiega Minatti - e vengono aggiornate quasi in tempo reale, ogni volta che si presentano situazioni di emergenza diverse. Dunque anche chi ha già il brevetto Srt è tenuto ad aggiornarsi con le nuove procedure internazionali di salvamento, disposte per migliorare l’efficacia dell’intervento». Così i pompieri volontari di Rovereto contano oggi 12 uomini ben addestrati. Un eccellente risultato: solo tre anni fa in caserma non c’era nemmeno un pompiere volontario con il brevetto Srt.

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