Renata Pighetti è ancora sotto choc

FOLGARIA. Renata Pighetti è ancora molto provata. Lo choc di vedere il suo compagno Massimo Toller sparare a suo figlio Alessandro è stato immenso, la terribile emozione di essere rimasta in pochi...



FOLGARIA. Renata Pighetti è ancora molto provata. Lo choc di vedere il suo compagno Massimo Toller sparare a suo figlio Alessandro è stato immenso, la terribile emozione di essere rimasta in pochi istanti da sola non si supera certo con una notte di riposo. La donna è stata ricoverata venerdì in tarda serata all’ospedale Santa Chiara di Trento ed è stata trattenuta dai sanitari in attesa che il suo equilibrio migliori. D’altro canto, tornare a Folgaria significherebbe per lei tornare nella casa di via Maffei a Costa, il luogo dove poche ore prima ha visto morire suo figlio a dove il suo compagno si è sparato poco dopo con un colpo di carabina sotto il mento. Troppe cose da metabolizzare per una persona sola. Renata è una donna molto responsabile, una grande lavoratrice, stimata per il suo quotidiano impegno allo studio Eco 2000, dove lavora da molti anni come impiegata e contabile. Ha cercato di tollerare, fino a quando le è stato possibile, le intemperanze alcoliche del suo compagno. Ha cercato di farlo smettere di bere, di recuperarlo a una vita di famiglia. Tutto inutile: quando Toller ha smesso di frequentare i bar dell’altopiano ha iniziato a portarsi gli alcolici a casa. Ogni giorno la situazione peggiorava, fino al tyragico e imprevedibile epilogo di venerdì sera. Renata Pighetti non è ancora in gradi di sostenere un interrogatorio, il sostituto procuratore Fabrizio De Angelis attenderà che la signora si riprenda prima di sentirla per chiarire gli ultimi punti oscuri della triste vicenda.













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