MORI 

Pena ridotta per l’ex direttore della coop

MORI. Pena ridotta, in appello, per Giorgio De Franceschi, ex direttore della Famiglia Cooperativa di Mori: da un anno e tre mesi è scesa a un anno. La sentenza è arrivata ieri a Trento. Nei...



MORI. Pena ridotta, in appello, per Giorgio De Franceschi, ex direttore della Famiglia Cooperativa di Mori: da un anno e tre mesi è scesa a un anno. La sentenza è arrivata ieri a Trento. Nei confronti di De Franceschi la procura aveva ipotizzato il reato di furto per aver sottratto merce dagli scaffali e dai magazzini (anche in orario di chiusura del negozio) e il reato di truffa per aver fatto acquistare alla cooperativa materiali non trattati normalmente dal negozio con lo scopo di appropriarsene o di farne regalo ad amici o conoscenti. L'accusa di furto era già stata derubricata in primo grado ad appropriazione indebita, mentre in appello è stata depennata anche la seconda fattispecie. Per la Corte d'appello resta in piedi l'accusa di truffa. Ora ci sono novanta giorni per il deposito delle motivazioni della sentenza. Il legale di De Franceschi, Stefano Trinco, si dice parzialmente soddisfatto per lo "sconto" di pena, ma confida che – una volta lette le motivazioni – ci siano anche i presupposti per andare in Cassazione e far venir meno pure le implicazioni della contestazione di truffa. I fatti sarebbero avvenuti nel 2014 e la sentenza di primo grado era arrivata il 15 luglio 2016. La squadra mobile di Trento, coordinata dal pm De Angelis, nella fase di indagine avrebbe ricostruito dal 2011 al luglio 2014 ammanchi di merce per 30 mila euro: vini, materassi e generi alimentari, tutti non pagati, secondo l’accusa, oltre all'annullamento di alcuni scontrini. Accuse contestate punto su punto dalla difesa. Il contenzioso tra l'ex direttore - licenziato per le azioni che gli erano state attribuite - e la Famiglia Cooperativa di Mori aveva portato anche a un braccio di ferro risolto in sede civile con l'ottenimento di un risarcimento di 70 mila euro come ristoro del trattamento di fine rapporto e per mancate retribuzioni. (m.cass.)













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