Nuova paramassi per i Laghetti 

Il progetto definitivo sarà pronto in autunno. Graziola: «Era l’unico modo per rendere sicura la strada»


di Giuliano Lott


ROVERETO . Sarà pronto per l’autunno il progetto definitivo per la strada che collega San Colombano a San Nicolò, e la soluzione individuata sarà con tutta probabilità un sistema di gallerie paramassi: il costone dal quale si è staccata la frana che la sera del 12 novembre 2014 ha seppellito il tracciato sotto oltre 800 metri cubi di sassi e terra è molto instabile e per tutelare auto, bici e pedoni non c’è via più sicura di un sistema di gallerie artificiali (o anche un’unica paramassi, si deciderà in itinere). Il ritardo è dovuto all’accredito del fondo strategico della Comunità della Vallagarina (608 mila euro per il primo lotto, su un totale di 1,2 milioni), arrivato nelle disponibilità del Comune a fine 2017, e di fatto utilizzabile dall’inizio del 2018. «Appena incassata la somma, abbiamo dato il via alla progettazione esecutiva» spiega l’assessore ai lavori pubblici Beppino Graziola. Il Comune di Rovereto è infatti il capofila dell’opera, che ha evidenti caratteristiche sovracomunali. Ad oggi, per raggiungere la propria abitazione, i residenti di San Nicolò e Fontanelle (frazioni di Terragnolo) devono compiere almeno 7,5 chilometri in più, e gli effetti del traffico si riversano anche sul tratto di Ca’ Bianca (frazione di Trambileno), di fatto l’unico accesso rimasto sia alle frazioni di Terragnolo sia ai laghetti del Leno, da decenni autentico lido cittadino, frequentatissimo in estate. «Abbiamo costituito già in primavera un gruppo di lavoro per arrivare a una progettazione esecutiva in tempi brevi, utilizzando anche una proficua collaborazione con la sezione geologica del Museo Civico» spiega Graziola. La soluzione più idonea è appunto una galleria paramassi, ed è verosimile che i 608 mila euro arrivati dalla Comunità di Valle non basteranno a terminare l’opera. «Contiamo anche sull’intervento della Provincia, che aveva inserito la bonifica della San Colombano - San Nicolò al primo posto tra le opere prioritarie. Scalzata poi dal vallo-tomo di Mori, ora è tornata in testa».

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