Non solo obesità: Solatrix curerà anche l’anoressia 

La clinica che si occupa dei disturbi alimentari vuole ampliare la propria offerta con una struttura ad hoc per ottimizzare i risultati riconosciuti a livello italiano


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. La clinica Solatrix amplia la propria offerta per la cura della persona con una attenzione particolare ai problemi legati ai disturbi alimentari con tutto ciò che ne consegue. Perché la clinica privata sulla collina della città, che svolge un servizio pubblico attraverso la convenzione con il Servizio sanitario provinciale e nazionale, è diventata un centro accreditato per la cura dell’obesità da parte della Società italiana dell’obesità riconoscendo in questo modo l’alta professionalità nella cura dei disturbi alimentari. «Un settore - come spiega il direttore della clinica dottor Vito Bongiovanni - che attrae moltissimi pazienti da fuori provincia. E i risultati, non siamo noi a dirlo sono più che soddisfacenti». Per chi si affida al centro specializzato della Solatrix viene indirizzato a seconda della gravità dei casi a seguire percorsi diversi con trattamenti intensivi che comportano anche il ricovero medico. L’obesità è una patologia in aumento che comporta gravi complicanze: non si tratta solo di un fattore estetico e di difficoltà nella deambulazione, ma si parla di diabete, ipertensione, cardiopatie, disturbi del sonno. «I trattamenti intensivi - spiega Bongiovanni - superano ogni anno quota duecento e oltre il 70% dei pazienti a 12 mesi di distanza mantengono i risultati positivi acquisiti». All’interno del centro, diretto dalla dottoressa Letizia Petroni, è stato attivato anche il day hospital riabilitativo dove i pazienti svolgono attività fisica e vengono educati al rapporto con il cibo che non significa dieta ferrea, ma lezioni di cucina, spesa consapevole al supermercato, visita al supermercato... «Sulla base delle competenze assunte nella cura all’obesità, ora abbiamo un progetto che vogliamo sviluppare con la Provincia per quanto riguarda la cura di anoressia e abulimia. Per questo - spiega il direttore della Solatrix - vogliamo creare una struttura ad hoc a fianco dell’ospedale con un padiglione specifico non solo per la cura ma anche per l’attività riabilitativa per un buon approccio al proprio corpo. Per questo servono figure particolari con competenze specifiche. E la correlazione con l’università di Verona per la preparazione del personale potrebbe fare in modo che la Solatrix diventi sede di tirocinio». Il piano presentato alla Provincia non riguarda soltanto gli investimenti nelle strutture ma anche nel personale che la clinica andrebbe ad assumere. «Già abbiamo una rete di collaborazioni scientifiche con altri centri, ma vogliamo incrementarla per fare in modo che Solatrix diventi centro nazionale per la cura dei disturbi alimentari. Non chiediamo finanziamenti - puntualizza Bongiovanni - ma ci vuole una volontà politica per investire in questo ambito».

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